Antropologia di un declino. Saggio politico/antropologico
- Editore:
Europa Edizioni
- Collana:
- Fare Mondi
- Data di Pubblicazione:
- 15 giugno 2016
- EAN:
9788868548841
- ISBN:
8868548844
- Pagine:
- 566
- Formato:
- brossura
Descrizione Antropologia di un declino. Saggio politico/antropologico
Le società sono in crisi generale perché sono saltate "le strutture assenti" che le sorreggono, quali la fiducia e la credibilità tra i cittadini e tra essi e le istituzioni. Le cause sono da ricercarsi nella globalizzazione imperante e nella mancanza di valide esperienze da contrapporre alla invadenza dell'attuale sistema economico-commerciale, che, per vari motivi, provoca disagio ed inquietudini tra i cittadini. L'odierno "trend" economico, infatti, colonizza tutte le aspettative della nostra vita, e tramite un intenso processo di "eutrofizzazione" riduce le possibilità di pensare delle alternative di sviluppo ricche di intelligenza, di affidabilità e di speranza. Per tale motivo, molti studiosi reagiscono allo status qua, chiedendo e suggerendo di cambiare il paradigma culturale dei comportamenti della cittadinanza. L'autore indica in modo non generico una via di uscita dalla asfissiante impasse attuale. Oltre alla ripresa del principio intramontabile della prudenza, suggerisce di implementare nelle condotte umane anche il metodo della "comunicazione preventiva integrata". Esso ha naturalmente una incidente forza formativa, e, se applicato con arte e professionalità, sebbene non in modo definitivo, predispone ed anticipa il futuro, allontanando le più acute minacce delle crisi improvvise con l'ineludibile drammatico strascico di sfiducia e di rassegnazione. Tale metodologia restituisce all'individuo la dignità e lo rende il soggetto di molti cambiamenti.
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Recensioni degli utenti
Un libro illuminante -5 febbraio 2017
Capire la civiltà contemporanea e la società dei consumi nonché il loro impatto nella odierna economia? Certo, esistono tanti saggi sia di studiosi famosi come Z. Bauman sia di giornalisti o filosofi e storici minori. Ciascuno di essi però ha dato una cifra singolare e particolare di questa società veloce che brucia i propri idoli, tanto che alla fine quasi sempre Bauman si fatica a leggere mentre gli altri sono solo dei commentatori partigiani di questa società, sintetizzando solo alcuni parziali aspetti della stessa... Nessuno ha fatto capire la vischiosità della società tecnologica contemporanea come il saggio "Antropologia di un declino" di Vinicio Giuseppin. Dalla lettura emerge che la società attuale è un mostro impalpabile, un progetto ipostatizzato, che avvolge come un fantasma etereo e sfuggente la nostra vita; contro di esso non possiamo fare nulla perché ci lusinga con con le sue modalità condizionanti e soporifere. Bauman e gli altri grandi studiosi, "maitres à penser" hanno solo avvertito la potenza determinante di questa inedita, nella storia delle civiltà, macchina pervasiva. Il saggio di Giuseppin oltre ad avvertirla ce la fa toccare e ce la rende viva come un disegno portentoso e significativo. Per questo merita di essere letto, e per questo motivo dopo il suo studio la civiltà automatica dei consumi non avrà più misteri!