
Anatomia di un istante
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Tascabili Guanda. Narrativa
- Edizione:
- 7
- Traduttore:
- Cacucci P.
- Data di Pubblicazione:
- 20 giugno 2017
- EAN:
9788823517868
- ISBN:
8823517869
- Pagine:
- 480
- Formato:
- brossura
Libro Anatomia di un istante di Javier Cercas
Trama libro
Javier Cercas vuole raccontare in forma di romanzo il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio 1981 in Spagna. Scopre, però, che « per una volta la storia è stata coerente, simmetrica e geometrica, e non disordinata, casuale e imprevedibile », che quella realtà possiede in sé «tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura». E allora, con un gesto di grande coraggio, decide di rinunciare, o forse fingere di rinunciare, alla fiction per fare l'«anatomia di un istante» ed esporre i fatti: il colonnello Tejero che entra armi in pugno nel parlamento di Madrid, le pallottole che fischiano nelle Cortes e i politici che cercano riparo sotto i banchi dell'emiciclo. Tutti tranne tre, che resteranno seduti ai loro posti a sfidare i golpisti. E così scopriamo che i «nudi fatti» non sono per nulla semplici, ma sono anche la loro interpretazione e il loro racconto.
Recensioni degli utenti
Anatomia di un istante - 8 aprile 2011
Lo stile narrativo è unico ed è forse uno dei punti vincenti di un libro che si è rivelato essere più "affascinante" di quanto avessi mai pensato. 23 febbraio 1981: come fu che lo squallido arrivista, valletto del franchismo, ambizioso politico di mezza tacca, Adolfo Suarez, sostenuto solo da un vecchio generale monarchico e da un comunista rotto ad ogni esperienza, seppe affrontare a viso aperto le pistole spianate del colonnello Tejero, e salvò la democrazia spagnola, sfidando la morte semplicemente per amore dello stato. Un resoconto minuzioso ed appassionato di un colpo di stato ben più complesso ed insidioso di quanto era apparso all'epoca, dove l'irruzione nel parlamento spagnolo era sembrata solamente un coup de theatre di pochi disperati. Cercas fa della poesia e dell'epica, descrive i protagonisti, Adolfo Suarez, Manuel Guttierez Mellado e Santiago Carrillo, tutti e tre, all'epoca, in pieno declino politico, e dimostra come un gesto - il rifiuto di cedere alla minaccia delle armi - possa riassumere l'essenza di una vita intera, ben al di là delle contingenti fortune politiche. Da bravo spagnolo, ammanta di razionalità l'ammirazione per la braveria di tre uomini, che soli hanno saputo affrontare la morte, senza cedere alla minaccia delle armi. E che non a caso erano legati da strani vincoli reciproci di amicizia, solidarietà ed ammirazione. Cercas racconta i contorti e oscuri retroscena del golpe, il suo crescere, il suo covarsi in una sorta di sconsiderato magma di egoismi ed insoddisfazioni collettive, che solo una serie di fortunate circostanze pressochè accidentali, ha impedito di riportare la Spagna alla vecchia dittatura militare. E che solo i tre strani eroi del romanzo (eh sì) hanno saputo contrastare senza cedimenti, nel momento fondamentale. Ma accanto a questo Cercas spiega il ruolo del re, che ha saputo salvare se stesso e la democrazia, evitando - quasi all'ultimo momento - di diventare il prevedibile fantoccio di un regime militare, e trasformandosi nel padre della democrazia. E racconta, come ogni romanzo spagnolo che si rispetti, che l'ingratitudine, è la paga degli eroi, come dimostra il triste epilogo delle vite dei suoi protagonisti. E davvero terribile più di tutte è la sorte che la vita ha riservato ad Adolfo Suarez, per cui l'autore ha un'ammirazione enorme, condannato dall'alzheimer ad essere un morto vivente, che non potrà neppure apprezzare l'omaggio di Cercas. Insomma, un libro che richiede passione, concentrico e ripetitivo, che cerca di arrivare alla verità per approssimazioni successive, ma riesce a trasmettere la complessità del reale, a dilatare una vicenda apparentemente minuscola in un intero mondo, spalancandola come un collant... Meraviglioso.