Aminta
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Classici
- A cura di:
- M. Corradini
- Data di Pubblicazione:
- 3 settembre 2015
- EAN:
9788817080880
- ISBN:
8817080888
- Formato:
- brossura
Descrizione Aminta
Messa in scena per la prima volta nel 1573 per la corte ferrarese degli Estensi, la "favola boscareccia" di Torquato Tasso racconta la storia d'amore tra il pastore Aminta e la ninfa Silvia, tra fughe ed equivoci che prendono forma in un mondo pastorale mitico ma cosparso di riferimenti a signori e letterati del Cinquecento italiano. Protagonista di un immediato successo in Italia e in Europa, l'opera viene qui presentata in una nuova edizione commentata a cura di Marco Corradini, che nell'analisi introduttiva svela le tensioni nascoste sotto la superficie armoniosa del verso ed esamina la profonda influenza dell'"Aminta" sulla poesia e il teatro rinascimentali. Al punto che la favola fu "elevata subito a modello" e impresse così "un corso inedito allo svolgimento del genere drammatico pastorale".
Recensioni degli utenti
Aminta -6 luglio 2011
Un'edizione che però andrebbe lievemente migliorata fa da contraltare alla cosidetta Aminta". Che è il titolo della "favola boschereccia" di Torquato Tasso che narra il travagliato amore tra il pastore Aminta e la giovane ninfa Silvia, un amore che trova un lieto fine dopo tante travagliate vicende. L'opera consta di un prologo e di cinque atti e venne scritta nel 1573 mentre l'autore si trovava alla corte degli estensi (chari sono i riferimenti intratestuali con finalità encomiastiche): sebbene l'opera continui ad essere letta e riletta nonostante il passare dei secoli,
Aminta-9 ottobre 2010
straordinaria limpidezza di lingua e levità di azione. un piccolo capolavoro, in equilibrio tra sentimento e manierismo. da leggere a mente sgombra da idee scolastiche, per recuperare l'opera viva che può ancora sorprendere.
Bella l'opera, un po' meno l'edizione-17 luglio 2010
"Aminta" è il titolo della "favola boschereccia" di Torquato Tasso che narra il travagliato amore tra il pastore Aminta e la giovane ninfa Silvia, un amore che trova un lieto fine dopo tante travagliate vicende. L'opera consta di un prologo e di cinque atti e venne scritta nel 1573 mentre l'autore si trovava alla corte degli estensi (chari sono i riferimenti intratestuali con finalità encomiastiche): sebbene l'opera continui ad essere letta e riletta nonostante il passare dei secoli, l'edizione in questione meriterebbe un aggiornamento, infatti si fatica un po' nella lettura anche solo per via della veste grafica con cui si presenta.
L'Aminta-7 luglio 2010
Nonostante appartenga alla categoria classici ed è scritto non propriamente in italiano odierno, è molto carino e gradevole. Attraverso figure mitologiche Tasso riesce a raccontare una bella storia d'amore tra il pastore Aminta e la sua innamorata.