L' altro capo del filo
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Data di Pubblicazione:
- 26 Maggio 2016
- EAN:
9788838935169
- ISBN:
8838935165
- Pagine:
- 301
- Formato:
- brossura
Descrizione L' altro capo del filo
"Una pagina tira l'altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C'è troppo dolore, c'è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l'urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l'orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell'esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell'egoismo? A Vigàta, Montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino Montalbano viene colto di sorpresa. L'arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto..." (Salvatore Silvano Nigro) Il Commissario Montalbano cammina per le strade di Vigata quando sente qualcosa di strano, un rumore sospetto alle sue spalle. E’ solo l’inizio dell’ultimo caso del celebre protagonista nato dalla penna dello scrittore siciliano Andrea Camilleri. Nel venticinquesimo libro che vede l’amato Montalbano alle prese con assassini, mafia e rapimenti, il commissario procede per tentativi e per geniali intuizioni. Come sempre, e solo dopo essersi concesso un bagno in mare e una bella mangiata di cozze nella migliore trattoria della piccola Vigata, il poliziotto che parla in un linguaggio fantasiciliano si ritrova ad indagare su un caso che cela risvolti politici e che riguarda alcuni dei personaggi più in vista della città. I romanzi noir che hanno consacrato al successo Camilleri e che hanno portato il Commissario Montalbano in tutti gli schermi degli italiani hanno sempre una luce particolare, un’atmosfera dai chiaroscuri insospettabili. Il nostro poliziotto, aiutato dalla sua squadra di strampalati detective, indaga e, grazie alla sua logica stringente, al suo agire fuori dagli schemi e alla sua capacità di comprendere moventi e sentimenti, supera la soluzione a portata di mano e giunge alla verità. In una Vigata di rara bellezza, dove i notturni sono opere d’arte e dove Montalbano dedica alla fidanzata Livia poesie tenere, si consuma una tragedia. Solo il Commissario, grazie ad anni di esperienza e di bussole da sistemare per giungere al vero colpevole, ci porterà con lui in una sorta di camera della morte dove saremo impercettibili spettatori.
Recensioni degli utenti
Sempre il solito Montalbano-18 Marzo 2018
Sempre il solito Montalbano e sempre il solito Camilleri. Uguale a se stesso, niente da segnalare. Lo stile di scrittura è pregevole e piacevole, ma la trama non spicca. Il romanzo storico è di gran lunga preferibile.
Montalbano al tramonto -30 Agosto 2017
Ormai Camilleri (e in particolare la serie di Montalbano) si legge per la bellezza della scrittura stessa, per udire nelle orecchie la musica della lingua creata dal Maestro, che nonostante la mano di qualcun altro, non delude mai, anzi pare quasi migliorare ad ogni prova. Per quanto riguarda il racconto inutile dire che a una parte centrale godibile e scorrevole, fanno da contraltare un lungo prologo iniziale in cui Camilleri si fa prendere dal tema degli sbarchi clandestini, ma poi se ne dimentica quando avviene il caso, e poi un finale completamente slegato dal racconto e con troppe sbavature.
Mano femminea-4 Agosto 2016
Centesimo libro ma scritto a due mani per ammissione dello stesso autore. Non solo a due mani ma anche in due parti. Nella prima vi sono gli sbarchi, la solidarietà ma anche i notevoli problemi che questi sbarchi comportano e che vengono risolti con italica ovvietà (c'è molto Camilleri), nella seconda parte un delitto che impegna personalmente il nostro Montalbano, sempre alle prese con i soliti dubbi, le solite arrabbiature, i soliti bei personaggi. E qui le novità sono due: lo svolgimento prende una piega femminea, quasi sentimentale, e si inserisce un personaggio animale: un gatto, Rinaldo, che fa amicizia con il commissario. Un piccolo appunto sulla personalità della vittima, poco credibile e tormentata. Anche qui si sente la mano femminea. Per il resto risulta assai gradevole da leggere, per una volta i Sinagra (mafiosi) vengono lasciati fuori.
Eccezionale, come sempre.-23 Giugno 2016
La storia è bella, attuale e non si mentisce mai!!! Intrisa di malinconia per alcuni temi, ma sempre venata del suo humor fantastico. Il commissario invecchia, ma tiene bene il passo con i tempi, Catarella è esilarante, Elena affascinante e misteriosa. Molto curate le descrizioni degli ambienti.