Le ali della vendetta di Alberto Ripa, Giorgio Ripa edito da Leone
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Le ali della vendetta

Editore:

Leone

Collana:
Mistéria
Data di Pubblicazione:
11 aprile 2017
EAN:

9788863933741

ISBN:

886393374X

Pagine:
288
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Le ali della vendetta

Maschere mortuarie sul volto di giovani donne assassinate. Cadaveri trasformati in mummie. Un prete trovato morto sull'altare della sua chiesa. Cinque omicidi in serie, dalla Calabria alla Sicilia, preannunciati a Roma da un artista di strada: tre api dorate sono la sua firma. Per Domitilla Di Mauro la vacanza a Taormina si trasforma in una caccia serrata a uno spietato serial killer, tra le bellezze dell'isola, i segreti di vecchi ospedali psichiatrici, le rivalità tra cosche mafiose, l'intelligenza di un ragazzino autistico, l'analisi grafologica e il mistero di un quadro rubato.

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5 di 5 su 3 recensioni

Volo stellareDi G. ANNA MARIA-30 ottobre 2018

C'è tutto in queste pagine, si può riflettere su qualsiasi cosa, dalla poesia alla storia, dalla letteratura alla scienza, alla geografia, all'arte, alla musica, all'astrofisica, alla chimica, e, sia pure solo sul finale, alla grafologia. Questo romanzo, più che un thriller, sembra un dipinto musicale, dove le note sono i colori della multidisciplinarietà, e i pensieri rappresentano la calligrafia del genio, che si firma due volte RIPA. Il tema della maschera rimanda a Demostene, a Pirandello, ma, in primis, rimanda all'audacia, alla grandezza culturale, che arabescano queste pagine con armonia e precisione senza pari. Qui i personaggi sono tracciati con grafia d'internazionalità; l'indagine, che l'ispettore Allievi svolge, ronza nella testa del lettore come l'eco di un disegno sempre imprevedibile; le atmosfere sono climaticamente armoniose e brillanti, la trama è un congegno raffinatissimo di perfezione stilistica ineguagliata. L'assassino non si trova, si rincorre, tra graffiti e psichiatria giudiziaria, autismi e autismo inconfessabile; si arresta e si perde, perché gli piace sfuggire ad ogni intuizione del lettore, del quale si prende gioco, affacciato a godersi lo spettacolo. Romanzo prestigioso. Adrenalinico. Geniale!

IL TEMPO E IL SILENZIODi B. Bernardo-24 ottobre 2018

I soggetti nel titolo sono tratti dal prologo di questo gioiello di romanzo, definiti dagli autori "due compagni inseparabili, in viaggio verso l'infinito". Il tempo e il silenzio hanno questo valore d'irraggiungibilità solo raramente, a determinate condizioni: se vissuti in maniera soddisfacente, a mio parere. Le ore impiegate allora trascorrono in un secondo senza parlare, col solo piacere di riflettere, scorrendo fogli audaci, impressionati da inchiostro sopraffino, che disegnano, con periodi e sintagmi, immagini e atmosfere multidisciplinari, a schema nuovo, originale e preciso, insolito fino a lì. Lì e qui. Domani e ieri. "Oggi", a fare da spartiacque a parole che suonano come un defibrillatore sul cervello di chi per lavoro è costretto a riflettere sul senso del tempo, in silenzio, studiando il modo per toccare il passato, al fine di rinvenire nel futuro soluzioni che coagulino l'inutile spreco degli istanti a disposizione dell'umanità. In questo romanzo il suggerimento al giusto imbocco direzionale in tal senso è variegato e policromo, e passa per i sentieri della conoscenza, della metabolizzazione multidisciplinare, a radice, innanzitutto storica. Senza storia, non c'è niente. Chi non conosce la storia, a mio giudizio, vive un presente che non gli appartiene, dimora in un palazzo senza pareti, all'ultimo piano, senza scale e senza ascensore, senza ringhiere e senza porte, circondato da balconi sul vuoto: prima o poi, è destinato a cadere. E il suicidio cerebrale, nella nostra società, aumenta sotto gli occhi di tutti. Così gli omicidi. In questo romanzo la morte si maschera di miele. Non c'è sangue che scorra con questi autori. C'è chimica che parla di musica, c'è scienza che trasforma la narrazione in una scacchiera di misteri, e c'è il viaggio verso la lirica dei concetti, che si fa poesia e arte, perché s'impalca su una strategia narrativa d'imprevedibile magistralità. Che il finale sia doppiamente spiazzante è l'unica certezza. Il resto è straordinarietà!

MASCHERE DI MIELEDi V. MARGHERITA-11 settembre 2018

Quando Einstein, cent'anni fa, teorizzò le onde gravitazionali, non ci si sarebbe aspettati di scrutarle, un giorno. La strumentazione per intercettarle è stata disponibile in uno spaziotempo diverso e differito (chi conosce la fisica, sa perché non è corretto usare l'aggettivo "futuro"), rispetto a quello dell'Albert più famoso di tutti. Come Einstein iniziò la rivoluzione della fisica con le sue teorie magistrali, così questi autori hanno rivoluzionato la letteratura del mio spaziotempo, con il pluripremiato e svettante "Melodia Fatale" in tante classifiche italiane ed estere. Della loro esigua, perché giovane, produzione, ho letto e recensito anche "L'ultima mossa" e "Attrazione fatale". Con quest'altro capolavoro concludo il viaggio nel labirinto lessicale di Alberto e Giorgio Ripa, in attesa di leggere la quinta avventura dell'ispettore Tobia Allievi, creato dalla loro mente geniale. Non mi ha stupito che "Le ali della vendetta" abbia vinto anche il primo premio letterario "Milano International 2017", perchè questi autori vincono sempre qualcosa con i loro romanzi straordinari. Oggi una trama può essere più o meno avvincente, i personaggi più o meno attraenti, a scrittura più o meno fluida e Il gradimento più o meno alto. La doppia firma Ripa ha invenato un meccanismo nuovo, originale, al quale nessuno aveva pensato prima. In questo romanzo si percepisce la storia oltre la storia, l'armonia prospettica oltre il dettaglio architettonico, l'eleganza concettuale oltre la metrica del verso, la raffinatezza scientifica oltre l'enigma psicoanalitico, la delicatezza argomentativa oltre la scelta stilistica, che mascherano e smascherano il colpevole, mentre mascherano e smascherano la policromia disciplinare, snocciolandone ogni dettaglio con purissima semplicità. La nostra società, tranne rare eccezioni, sta perdendo la voglia di soffermarsi sul significato molteplice delle parole. E così si sta scolorando la vita. Questi autori aiutano a invertire la rotta, e dipingono, a mio giudizio, finalmente la perfezione nelle loro tele di romanzo. Forse il miele di cui si parla nelle loro è proprio questo. E sa d'incommensurabilità. Romanzo pregiatissimo.