L' albero di Giuda
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Tascabili. Romanzi e racconti
- Edizione:
- 3
- Traduttore:
- Pelitti E.
- Data di Pubblicazione:
- 12 maggio 2004
- EAN:
9788845210372
- ISBN:
8845210375
- Pagine:
- 435
- Formato:
- brossura
Trama L' albero di Giuda
È questo il romanzo in cui l'intenzione sociale di Cronin trova l'espressione più realistica e coraggiosa: la vicenda del dottor David Moray che, ritiratosi in Svizzera, dopo una vita di egoismi, a godersi le proprie ricchezze, ritrova la ragazza che ha amato e abbandonato per un matrimonio economicamente conveniente e sulla figlia di lei riversa l'affetto che ha negato alla madre. Un'accorta, drammatica denuncia contro l'avidità, la grettezza, la malvagità degli uomini e della società.
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Recensioni degli utenti
Un libro ingiusto-1 febbraio 2012
Questa vicenda, a mio avviso, ha un duplice piano di negatività. E' una storia in cui il personaggio principale, David Moray, pecca fortemente verso le persone che lo hanno amato, ma è anche una storia in cui irrompe il messaggio devastante di una società moderna e ricca, che ha fiaccato la tempra morale dell'uomo. Così sembra possibile che David, nel mondo selvaggio della natia Scozia, con gente coriacea, si sarebbe mantenuto più integro, mentre il contatto con ricchezze facilmente raggiungibili e gente dedita al compromesso sia stato il vero artefice delle sue scelleratezze e della sua rovina. Dunque, un messaggio di pessimismo, quasi di uscita dall'Eden. Ma la Scozia di Cronin non poteva durare in eterno, questo romanzo è ambientato in tempi posteriori alla seconda guerra mondiale e risente anche dei drammi in essa consumati.
troppo patetico-27 settembre 2010
Non è assolutamente fra i migliori romanzi di Cronin (La cittadella, Il castello del cappellaio, Anni verdi, ecc.) perché troppo patetico e sdolcinato; questo almeno per una buona parte del libro, dove un ricchissimo uomo quasi sessantenne dopo aver vissuto nel cinismo e nell'aridità dei sentimenti decide di tornare nel paese natio in cerca di quella che fu trent'anni prima la sua promessa sposa. Non mi addentro di più nella trama per non svelare troppo, ma nei primi 2/3 di libro si sprecano frasi da telenovela e un sentimentalismo troppo spicciolo. Nell'ultimo terzo invece la situazione si ribalta a favore di un finale crudo e desolante in cui trionfa una drammaticità ingigantita dal messaggio principale: chi ha sempre vissuto tra egoismi, arrivismo e cattiveria avrà quel che si merita... ma questo non basta per rendere memorabile il raccont