Venite venite B-52 di Sandro Veronesi edito da Bompiani

Venite venite B-52

Editore:

Bompiani

Collana:
Tascabili
Data di Pubblicazione:
28 novembre 2007
EAN:

9788845259470

ISBN:

8845259471

Pagine:
326
Formato:
brossura
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Trama Venite venite B-52

Ci sono uomini che solo la Storia riesce a fermare; uno di questi è Ennio Miraglia, che i grandi eventi del XX secolo hanno portato alla rovina: prima i Beatles, che con la loro musica hanno fatto tramontare i suoi sogni di sassofonista, e lo hanno indotto a diventare boss dell'intermediazione, imbonitore televisivo e guru della televisione interattiva. Poi il crollo del comunismo, che blocca un accordo commerciale con cui avrebbe potuto trasformare in realtà il suo sogno. Ennio si ritrova così a imboccare la via della latitanza per sfuggire al mandato di cattura per appropriazione indebita: un piccolo grande eroe di oggi che si destreggia con simpatia tra night club e sezioni di partito, attorniato da collaboratori ottusi alle prese con riti di purificazione disperati e inefficaci.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Venite venite B-52Di S. Goffredo-8 luglio 2011

Decisamente può essere considerato il capolavoro dello scrittore torinese. E non solo è il libro più bello di questo scrittore ma è uno dei libri più belli che mi sia mai capitato di leggere, soprattutto per quanto riguarda scrittori italiani. Il libro è scritto molto bene, con una giusta dose di sperimentazione da risultare geniale ma essere comunque di lettura estremamente godibile. Mi sembra di capire poi che le letture che hanno influenzato Veronesi sono anche quelle che mi hanno particolarmente affascinato nella mia "carriera" di lettore: ecco quindi che nella struttura fortemente meta-narrativa del romanzo si avvertono echi di John Barth (o forse della satira che David Foster Wallace fa di Barth) , della scrittura geniale e fortemente cerebrale di David Foster Wallace, la caratterizzazione dei personaggi non può non far pensare ai romanzi di Thomas Pynchon (non so perché ma a me è venuto subito in mente Zoyd Wheeler di Vineland) , ecc... Sicuramente il substrato culturale da cui nasce questo libro è individuabile nella narrativa moderna americana riconducibile a questi mostri della letteratura. E devo dire che l'esperimento a Veronesi riesce estremamente bene. Quando capita di leggere libri di questo calibro si rinnova pienamente il piacere che solo la lettura di un ottimo libro può dare.

Venite venite B52Di E. Ahmad-15 novembre 2010

A tratti barocco: periodi lunghi a matrioska. Ma devo dire la storia è ben raccontata e molto accattivante, a momenti davvero esilarante. Fa rivivere gli anni 7080 molto vividamente, le mode, le tendenze, gli atteggiamenti. Bello il contrasto tra la Viareggio "da bere" e il silenzio delle montagne che guardano mute la brulicante umanità che popola la costa. Come Viola che osserva silenziosa e attenta il mondo incomprensibile degli adulti. Lei che è sospesa a metà in tutto, un'adolescente che cresce in una famiglia strana, assente, con una madre troppo borghese e un patrigno stupido. Il mito del suo vero padre si corrode non poco quando lo incontra di persona e scopre anche in lui l'uomo, l'adulto. Ma comunque meglio di quelli cui è abituata. Almeno Ennio è uno che si è messo in gioco, che ha osato rompere gli schemi e sta pagando un prezzo alto per questo. Tra l'ironia e trovate bizzarre, il tema di fondo è la difficoltà di comunicare che a volte si impone anche nell'ambito più intimo: la coppia, la famiglia, gli amici. E anche il sogno ha un ruolo determinante, il sogno che bruscamente si interrompe contro gli scogli del risveglio e la realtà è cosi squallida e vuota! Ennio è un bel personaggio, magico quanto basta per essere il protagonista di un romanzo; reale quanto basta per riconoscersi in lui.

si fa leggereDi A. Colombo-13 novembre 2010

E con piacere. In alcuni punti fa anche sorridere di gusto. Una prosa scoppiettante che gioca con gli schemi e con il lettore. Ritroveremo la tematica padre-figlia (e moglie assente) anche in Caos Calmo.

Venite venite B-52Di F. Claudio-5 agosto 2010

Prima che l'autore divenisse una specie di star. Bella storia, forse poco credibile, con un eccessivo melting pot di suggestioni cronachistiche, in una Versilia esagerata ed esasperata. Il titolo resta un piccolo miracolo di ironia, nella sua adolescenziale invocazione di un'apocalisse purificatrice, desiderata fin tanto che non arriva veramente.