Descrizione L' umiltà del male
Senza un'elite competente e coraggiosa la politica muore. Ma questa spinta morale deve sapersi confrontare con la maggioranza degli uomini, misurarsi con la loro imperfezione, deve diventare politica. Come dimostra la figura del Grande Inquisitore, il male è un lucido conoscitore degli uomini e fonda il suo regno sulla capacità di coltivarne le debolezze. E sa adattarsi ai tempi, perché ha imparato a cambiare spalla alle sue armi: una volta esaltava la sottomissione, oggi offre con successo e su tutti i canali dosi crescenti di volgarità ed esibizionismo. Se vogliono far crollare questo potere, i migliori devono smettere di specchiarsi nella loro perfezione. Da sempre i Grandi inquisitori usano questo sentimento di superiorità per isolarli da tutti gli altri, per ridicolizzarne l'esempio e renderli innocui. Chi spera negli uomini deve inoltrarsi nella zona grigia dove abita la grande maggioranza di essi, e combattere lì, in questo territorio incerto, le strategie del male.
Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile
Recensioni degli utenti
La filosofia del G Inquisitore oggi Fino a quando?-1 marzo 2011
Anche Gherardo Colombo ha trattato recentemente lo stesso argomento riportando, insieme a un suo breve saggio, l'intero capitolo del Grande Inquisitore, inserito in modo significativo da Dostoevskij nel suo romanzo. Riproporlo è interessante. La tesi di Cassano è sicuramente valida, perché caratterizzata da concretezza e scelta del male minore. Quella fatta intravedere da Colombo, nel suo saggio, sembra più coraggiosa e risolutiva: l'uomo può solo riscattarsi ed essere libero con "la conoscenza". Dopo duemila anni non sono stati fatti significativi passi avanti nella diffusione di una vera cultura di massa. Chiesa e Stato, così come sinora rappresentati, sono ben consci che è bene non esagerare su quel versante per non porre in pericolo o magari solo incrinare i poteri costituiti. Il tutto è incominciato, nella nostra era (d. C.), con Costantino e con il Concilio di Nicea. Oggi quel ferreo sistema, modernizzato, continua sostanzialmente a funzionare, specie in Italia, grazie all'abilità e razionale freddezza degli Esponenti maximi della Gerarchia Vaticana. La storia e la filosofia del Grande Inquisitore, pur in chiave moderna, sembrano inevitabilmente continuare e fare presa, tanto "Lui" non tornerà sulla terra "a disturbare".