Il suicidio e l'anima
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Traduttore:
- Bottini A.
- Data di Pubblicazione:
- 24 febbraio 2010
- EAN:
9788845924606
- ISBN:
8845924602
- Pagine:
- 310
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Problemi e controversie etiche
Descrizione Il suicidio e l'anima
Se il suicidio è certamente il più violato fra i tabù -oggi più che mai, come testimoniano le cronache -, rimane nondimeno, nella percezione comune, lo scandalo supremo, il gesto inaccettabile. Il diritto lo ha giudicato per molto tempo un reato; la religione lo considera peccato, condannandolo come atto di ribellione e apostasia; la società lo rifiuta, tendendo a sottacerlo o a giustificarlo con la follia, quasi fosse l'aberrazione antisociale per eccellenza. E non si può dire che siano mancate riflessioni e analisi - da John Donne a Hume, da Voltaire a Schopenhauer, da Durkheim alla messe di studi psicologici e psichiatrici - volte a spiegarlo. Il problema, nella sua essenza, è rimasto intatto. James Hillman capovolge qui ogni prospettiva. Come egli stesso scrive, non senza vigore polemico, questo libro "mette in discussione la prevenzione del suicidio; va a indagare l'esperienza della morte; accosta la questione del suicidio non dal punto di vista della vita, della società e della "salute mentale", bensì in relazione alla morte e all'anima. Considera il suicidio non soltanto come una via di uscita dalla vita, ma anche come una via di ingresso nella morte". Poiché nell'esperienza della morte l'anima trova una rigenerazione, l'impulso suicida non va necessariamente concepito come una mossa contro la vita, ma come un andare incontro al bisogno imperioso di una vita più piena. Più che di essere spiegato, ci dice in sostanza Hillman, il suicidio attende di essere compreso.
Recensioni degli utenti
Non troppo attuale-14 maggio 2012
Suppongo che, quando fu pubblicato, questo saggio spiegasse pensieri originali e mai azzardati prima. Oggi l'argomento, in certe frangenti, è estremamente contemporaneo (per esempio eutanasia e morte subita, che lui comunque non esamina assolutamente) e, forse proprio per questo, alcune considerazioni di Hillman sono ormai non fattibili, ma almeno riconosciute (come il bisogno di avere un metodo meno fenomenologico in psichiatria) .
Non più di tanto attuale-21 aprile 2012
Suppongo che, quando fu ideato, questo libro contenesse pensieri innovative e mai azzardate prima. Oggi l'argomento, in certe parti, è estremamente attuale (per esempio eutanasiamorte assistita, che lui comunque non approfondisce assolutamente) e, forse proprio per questo, alcune riflessioni di Hillman sono ormai non condivise, ma almeno conosciute (come al necessità di avere un metodo meno scientifico in psichiatria) .
Il suicidio-14 marzo 2012
La legge lo ha considerato per molto rempo un reato, la religione un peccato, la società lo rifiuta, liquidando il tutto come un momento di follia. Quando parla del suicidio dal punto di vista dell'anima, Hillman vuol dire che per l'anima la morte è un'esperienza necessaria in ogni momento di transizione da un atteggiamento ad un altro: se il vecchio atteggiamento non muore, il nuovo non può nascere, in questo senso Hillman combatte le idee di crescita cumulativa, guarigione, prevenzione ecc ecc, perchè aiuterebbero a tenere in vita (o a riportare a) un atteggiamento che ormai ha fatto il suo tempo. Lo psicoterapeuta si occupa del suicidio e della morte da questo punto di vista e quindi lo vede come un'esperienza positiva.