Storia d'Italia vol.8 di Indro Montanelli edito da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Storia d'Italia vol.8

Italia del Risorgimento (1831-1861), L'

Collana:
Saggi
Data di Pubblicazione:
2 marzo 2011
EAN:

9788817046763

ISBN:

8817046760

Formato:
rilegato
Argomento:
Storia contemporanea dal 1700 al 1900
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Storia d'Italia vol.8

Il trentennio affrontato in questo volume - cruciale non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa - sembra aprirsi nel segno della restaurazione: i moti del 1831 vengono schiacciati, si riaffermano gli equilibri sanciti dai trattati di Vienna, il nostro Paese resta diviso in Stati solo nominalmente autonomi. Eppure, nonostante le forze insurrezionali si mostrino deboli e disunite e il vecchio patriottismo della Carboneria fallisca, quei fermenti dimostrano definitivamente la fragilità del sistema, aprendo la strada agli slanci politici e sociali che costituiscono il culmine del Risorgimento. Gli anni che seguono sono densi di avvenimenti e personaggi indimenticabili: la Giovine Italia di Mazzini, Garibaldi, le "Cinque giornate" di Milano, le annessioni piemontesi, la resistenza borbonica, Cattaneo e Cavour, D'Azeglio e i Savoia, la musica patriottica e appassionata di Verdi. È senza dubbio uno dei momenti più studiati della storia italiana, sul quale però i giudizi continuano a dividersi. Montanelli ce lo racconta attraverso la pura ricostruzione dei fatti, rispondendo senza partigianeria a domande ancora irrisolte: come si è arrivati all'unificazione? Quali conseguenze ha comportato? Un saggio ormai divenuto classico, che ha proposto uno sguardo diverso sul nostro passato, e quindi sul nostro presente. Perché, come dice l'autore, "l'Italia di oggi è figlia di quella del Risorgimento, ed è quindi in questo periodo che ne vanno cercati i caratteri e le malformazioni".

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4 di 5 su 1 recensione

Storia d'Italia Di n. pietro-1 aprile 2011

L'autore è un vero maestro nel padroneggiare le sue fonti. Questo volume fa luce, con lo stile umano e ironico e adorabile di Montanelli, su quel momento storico, e lo fa senza alcuna idealizzazione, ma non per questo con cinismo. Osserva che l'unità fu più che altro calata dall'alto - il popolo, nonostante il desiderio di Mazzinico, vi prese ben poca parte - da una classe politica che ebbe alcuni meriti e non pochi limiti (limiti che in molti casi ricordano quelli che ancora oggi colpiscono la politica: nihil sub sole novum). Il racconto delle vicende e dei protagonisti li ho trovati come al solito appassionanti.