Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo di Renzo De Felice edito da Einaudi

Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
7 febbraio 2005
EAN:

9788806172794

ISBN:

8806172794

Formato:
brossura
Argomento:
Fascismo e Nazismo
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Descrizione Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo

La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe piú significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Renzo De Felice si è proposto di indagare con questo volume l'intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo vagliando con scrupolo scientifico documenti d'archivio, testimonianze, lettere e carteggi.

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5 di 5 su 1 recensione

Mussolini e gli ebrei italianiDi M. Valerio Alberto-30 settembre 2010

Il primo lavoro di storiografia fascista dello storico Renzo De Felice, che diede il via a tutti i lavori successivi dedicati all'argomento di cui si occupò fino alla morte. Tappa per tappa De Felice mostra un quadro esauriente sui temi che riguardano gli ebrei in Italia e il fascismo. De Felice non trascura nulla nel suo lavoro. Tutti gli argomenti, delicatissimi tra l'altro, che possono interessare l'opera per dare un quadro completo generale, vengono affrontati con la serietà storica tipica dell'autore. Quando uscì per la prima volta presso l'editore Einaudi nel 1961 non destò molto scalpore, ma mise alla luce alcuni fatti poco noti, come la partecipazione degli ebrei italiani come soldati nella prima guerra mondiale (molti dei quali premiati al valore) , la partecipazione di circa 300 ebrei alla Marcia su Roma, i finanziamenti ebrei al "Popolo d'Italia" di Benito Mussolini, la presenza di un ebreo come Ministro delle finanze, i rapporti con i sionisti e con l'Islam, il voto del Gran Consiglio sulla politica della razza con elenco di favorevoli e contrari, e il rientro di alcuni ebrei, una volta conosciute le vere intenzioni dell'alleato tedesco. Ovviamente non vengono trascurati il Manifesto della Razza, il doppiogiochismo di Mussolini, verso gli ebrei e gli alleati tedeschi, la politica di Mussolini tra ebrei e islamici e le prime campagne antisemite portate avanti da una parte del clero e da alcuni quotidiani locali italiani per poi arrivare all'alleanza con Hiter e l'introduzione della politica antisemita fascista. Nulla manca in questo lavoro, che a 50 anni dalla sua uscita risulta ancora il più completo sul tema. Se c'è un difetto, questo è il solito stile prolisso dell'autore che rende talvolta difficile e stopposa la lettura.