Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia di Edward W. Said edito da Feltrinelli

Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Bottini A.
Data di Pubblicazione:
9 aprile 2009
EAN:

9788807721427

ISBN:

8807721422

Pagine:
308
Formato:
brossura
Argomento:
Attivismo politico
Acquistabile con la

Descrizione Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia

Edward W. Said resta tra gli intellettuali più stimati del nostro tempo, per l'importanza dei suoi studi critici ma anche per la coraggiosa militanza in difesa dei diritti umani. Nasce a Gerusalemme nel 1935, erede di una ricca famiglia palestinese cristiana, e conduce i suoi primi studi nel prestigioso Victoria College del Cairo. Il futuro re di Giordania Hussein e Omar Sharif sono tra i suoi compagni. Ma il giovane Edward rifiuta il modello educativo dei cosiddetti Wog (Westernised Oriental Gentlemen) e incoraggiato dal padre, imprenditore ambizioso ed esigente, si trasferisce in un college del Massachusetts. Nel 1948, dichiarato lo stato di Israele, la sua famiglia è espropriata di tutti i beni. Edward decide di combattere per i diritti del popolo palestinese, per uno stato binazionale, laico e democratico. Diventa un rifugiato politico. Vita intensa la sua, brillante ma anche scomoda, segnata dalla sofferta condizione dell'esilio ma anche da una ricchissima esperienza, in bilico tra i luoghi più prestigiosi della cultura occidentale e un Medioriente agitato da ingiustizie e conflitti. Un'autobiografia che contiene l'avventura degli incontri e delle idee ma anche la drammaticità della lotta e dell'esclusione. Al suo apparire, quest'opera ha suscitato un feroce dibattito sui giornali americani, israeliani e inglesi, come a dimostrare che l'infaticabile impegno di Said continua ancora a generare fecondi insegnamenti e inquietudini. Un testamento spirituale.

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4 di 5 su 2 recensioni

Un grande intellettualeDi R. Lidia-27 marzo 2012

Edward said è stato uno tra i piu grandi pensatori novecenteschi. Critico musicale, insegnante alla Università di Harvard, pensatore politico, grande sostenitore della causa palestinese e giornalista. Said ha il merito enorme di essere un uomo intelligente oltre che acculturato, ma ciò che rimane dentro è la scollatura tra la vita reale in medioriente e la sua vita da ricco, il contrasto tra il mondo arabo e quello occidentale. Un contrasto che lo ha trovato incastrato tra due mondi, ma che a me pare su risolva nella sua netta appartenenza al secondo. Grazie alla scrittura scorrevole e interessante dell'autore il libro risulta gradevole ed interessante.

Sempre nel posto sbagliatoDi L. Carlo-22 luglio 2011

Lui fu uno dei maggiori interpreti dei mutamenti del mondoarabo nella modernità. Critico letterario, insegnante alla columbia, pensatore politico, grande sostenitore della causa palestinese e giornalista. A lui si deve il nuovo concetto di orientalismo e la liberazione di tale concetto dall'ipocrisia razzista che lo aveva permeato. In questa autobiografia, scritta nel momento in cui si scopre affetto da leucemia, edward said ripercorre la sua infanzia e gli anni dei suoi studi universitari. Arabo ma cittadino americano, di famiglia benestante ma palestinese, vive sulla sua pelle il razzismo della societa coloniale e tutte le contraddizioni della sua epoca. Fuori posto quasi ovunque o come recita il titolo " sempre nel posto sbagliato" sia nella societa che in famiglia. Nel racconto viene dato grande risalto al rapporto con il padre, imprenditore con cittadinanza americana, figura autoritaria, severa e ipercritica, e al rapporto ambiguo con la madre palestinese, protettiva ed incline ad assecondare le pulsioni artistiche di edward. La narrazione abbraccia un periodo storico che comprende eventi quali la seconda guerra mondiale, la nascita dello stato di israele con la conseguente diaspora palestinese, l'ascesa al potere del nazionalismo di gamal nasser e la guerra dei sei giorni nel 1967.