Psicologia e religione-Saggio d'interpretazione psicologica del dogma della Trinità. Ediz. integrale
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- I grandi pensatori
- Edizione:
- 4
- Traduttore:
- Bovero Caporali O.
- Data di Pubblicazione:
- 10 gennaio 2013
- EAN:
9788833924175
- ISBN:
8833924173
- Pagine:
- 208
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Religione: argomenti d'interesse generale
Descrizione Psicologia e religione-Saggio d'interpretazione psicologica del dogma della Trinità. Ediz. integrale
Profondo conoscitore della religione, Carl Gustav Jung dedicò grande attenzione allo studio e all'analisi di quella che considerava una pulsione archetipica fondamentale. Dal suo punto di vista i dati religiosi devono essere avvicinati come la manifestazione storica di una costituente peculiare ed essenziale della realtà umana e sempre a partire da accadimenti interiori vissuti dal singolo individuo. Nelle due opere qui raccolte, "Psicologia e religione" e "Saggio d'interpretazione psicologica del dogma della Trinità", Jung, sottolineandone la validità psicologica, svela tutta la sua capacità di analisi dei simboli e delle loro funzioni.
Recensioni degli utenti
Saggio affascinante-10 febbraio 2017
In Saggio d'interpretazione psicologica del dogma della Trinità (1942-48) C.G. Jung scomoda l'antico problema degli alchimisti della quaternità, del lumen luminum e di quella ricerca "christiana a latere" e lo fa sdoganando la Tetraktys come antico perimetro e l'anima nel Timeo, l'"anima compendibus". Da queste premesse Jung ricorre alla tensione e al giogo morale del crocifisso come istanza e ipostasi nel Cristianesimo laddove nel mondo Greco classico il kalon kagathon, il vero e il bello presentiva un lassismo morale che nel dogma religioso della Trinità verrà avvertito come un insopportabile crocifissione degli opposti, un insanabile conflitto etico laddove l'uomo secondo Jung porterà la propria croce nella realtà del mondo proprio nell'intermezzo dell'abisso di cui è il ponte "tra questo mondo, regno del tricefalo tenebroso e la Trinità celeste". Nella digressione empirica quanto etica Jung adotterà la "refutatio mali" di Gerhard Dorn, alchimista del sedicesimo secolo e allievo di Paracelso che vedeva nella struttura del binarius, il "dieus lunae", l'origine del male da cui fu creata la donna nel giorno di lunedì e con questo omettendo e sbarrando la strada all'ipotesi della quaternità. Al contrario lo psicoanalista zurighese delineerà una perfetta correlazione tra le tre importanti figure della Trinità: Pater, l'emancipazione del filius dalla figura dell'auctor rerum più il Diabolus quale istanza emergente e il Paraclito, il "consolamentum est"atto a figurare una sintesi mediatrice nel perfetto equilibrio della quaternità. Quaternità ravvisatasi nel dogma alle radici del kamu-tef egizio da cui deriverà il concetto di filioque e di presa di posizione vero atto di cosapevolezza del figlio.