Il prezzo da pagare

Un viaggio in una delle più belle città del mondo, Dubrovnik, segnerà per sempre la vita del giovane Cesare. Ai margini di una strada un singolare mendicante pare quasi attendere arrivo del ragazzo per raccontare la sua storia: come il marinaio che uccise l'albatro, il vecchio confida le proprie memorie all'attento ascoltatore,in un disperato bisogno di redimere la propria coscienza macchiata di sangue, coscienza di un uomo che ha creduto nell'amore e che in nome dell'amore ha combattuto la sua guerra fredda con la mafia, pagando un prezzo sin troppo alto... Non c'è scampo per chi appartiene,volente o nolente,alla cupola:le regole che pilotano il gioco sono spietate, l'onore e il rispetto comandamenti più forti della pietà e della pace, il silenzio più eloquente di migliaia di parole. Il racconto ripercorre le leggendarie origini della famiglia Corleone e si dispiega attraverso gli anni Sessanta, tra Venezia, Rimini e Palermo, rievocando il capolavoro di Coppola ma anche un maestro tutto nostrano, cui il giovane autore erige un vero e proprio monumento: l'impareggiabile genio di Federico Fellini. Cesare Antonio Borgia è nato a San Giovanni Rotondo il 15 maggio del 1990. Vive a Rapolla (PZ) e frequenta il quarto liceo scientifico presso l'Istituto "Federico II di Svevia". Precoce la sua passione per la scrittura, in quinta elementare ha partecipato fuori concorso alla Giornata degli aspiranti poeti con una poesia dedicata alla madre. Il prezzo da pagare è la sua prima pubblicazione.

Michael nonché il figlio di Vincent Corleone, ama la sua famiglia, conosce ma preferirebbe non farne parte la tradizione mafiosa che scorre nel suo stesso sangue. Destinato a condurre una vita da scolaretto sotto il controllo della famiglia e in particolare dello scatenato padre,si ribella e lo fa nel modo più spontaneo che esiste:innamorandosi. Gli cadrà tutto addosso a causa della sua scelta,quella di appropriarsi della donna di un altro,peraltro anche lui malavitoso. I due si ameranno profondamente ma non faranno che sgretolare giorno dopo giorno ogni tipo di legame con la realtà;molto diversa da quella che si vive solo nei sogni. Michael sarà tormentato dal senso di responsabilità che non farà altro che renderlo fragile e allo stesso tempo violento,e che quasi lo costringerà a ripararsi dietro ad un sipario logoro come quello della sua famiglia ma pur sempre protettivo. Capirà di non essere del tutto diverso da suo padre solo quando lo sentirà distante. Non capirà mai cosa avrebbe dovuto in realtà fare per far si che non finisse tutto in frantumi. Amare per vivere o non amare per lasciare vivere? Questo è il dilemma.