Descrizione Pietr il Lettone
Questo libro segna l’atto ufficiale (1931) del commissario Maigret. «La presenza di Maigret al Majestic aveva inevitabilmente qualcosa di ostile. Era come un blocco di granito che l’ambiente rifiutava di assimilare. «Non che somigliasse ai poliziotti resi popolari dalle caricature. Non aveva né baffi né scarpe a doppia suola. Portava abiti di lana fine e di buon taglio. Inoltre si radeva ogni mattina e aveva mani curate. «Ma la struttura era plebea. Maigret era enorme e di ossatura robusta. Muscoli duri risaltavano sotto la giacca e deformavano in poco tempo anche i pantaloni più nuovi. «Aveva in particolare un modo tutto suo di piazzarsi in un posto che era talora risultato sgradevole persino a molti colleghi».
Recensioni degli utenti
Proprio non ci siamo-9 aprile 2018
Questo primo Maigret è davvero una tortura da leggere, l'inizio con la presentazione del celebre investigatore risulta molto coinvolgente ed interessante, tale coinvolgimento però va a perdersi quasi istantaneamente. Il racconto infatti risulta molto lento, con descrizioni spesso prive di senso che anziché immergere l'autore vanno a creare quasi un astio per la loro inutilità. Un libro da leggere solo per verificare come anche i migliori non sono perfetti fin dall'inizio.
Un giovane Simenon-4 aprile 2018
Non è certamente uno dei migliori Simenon, anzi... Ma io l'ho amato, l'ho amato molto, perché da questo libro, da questo primo Maigret, si può vedere l'evoluzione che ha fatto lo scrittore: ci sono tutti gli elementi tipici di Simenon (finale inatteso, atmosfere particolari, confusione) ma sono ancora acerbi e lontani da come li saprà sviluppare successivamente. Bello, contenta di averlo letto!
Primo Maigret-29 settembre 2010
Non è molto entusiasmante, sarà perhé è il primo della serie. Lento all'inizio, verso metà diventa più coinvolgente. Forse è meglio leggerlo dopo gli altri: troppo poco.