Maigret a New York di Georges Simenon edito da Adelphi
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Maigret a New York

Editore:

Adelphi

Edizione:
7
Traduttore:
Bas E.
Data di Pubblicazione:
5 aprile 2000
EAN:

9788845915284

ISBN:

884591528X

Pagine:
170
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Maigret a New York

Come si fa a essere tanto idioti da lasciarsi convincere a partire per l'America riunciando alle partite a carte con gli amici e alla casetta di Meung-sur-Loire odorosa di frutta e di buon brasato? Eppure il pensionato Maigret ci casca, e parte già carico di rimpianti. Lo attende un mondo in cui tutto gli apparirà ostile: un mondo di grattacieli e luci sfavillanti, ma anche di miserie. E a volte la miseria cancella ogni traccia di umanità. Emblema del progresso: il "fonografo automatico", che trasmette musica da quattro soldi ma rende milioni di dollari. La musica è del resto il tema che sottende l'intera vicenda.

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4 di 5 su 3 recensioni

Maigret a New YorkDi r. RAFAELLA-30 maggio 2012

Simenon invia Maigret in trasferta: l'ex commissario, ormai in pensione, si fa tentare dalla sfida che viene rappresentata da un viaggio oltreoceano, e parte alla volta di New York. Trovwrà un mondi diverso da quello che si sarebbe aspettato di trovare. Uno scenario piuttosto deludente sia nell'insieme, che nei dettagli. Un intermezzo interessante.

New York malinconica e crudeleDi G. Lino-23 maggio 2012

Nei primi capitoli mi ha un po' irritato l'atmosfera, logicamente differente dal solito ambiente in cui si muove Maigret. Ma poi lo scrittore è stato tanto bravo da ricostruire un intero universo, un tassello alla volta ed ad un certo punto non ha fatto molta discrepanza il luogo in cui ci si svolge perchè Maigret è sempre Maigret anche all'altra sponda dell'Oceano!

Maigret a New YorkDi S. Silvia-21 febbraio 2011

Un ottimo romanzo, cupo ed entusiasmante, ricco di eventi inquietanti e personaggi singolari. La particolarità di questo Maigret è che la trama gialla viene in secondo piano rispetto alla vera caratteristica di tutti i romanzi di Simenon che costituisce l'elemento distintivo della sua scrittura e la sua grandezza: l'indagine psicologica dei personaggi. Simenon utilizza una tecnica semplice ma infallibile, che si usa non solo nelle indagini poliziesche, ma nella vita di tutti i giorni: mettersi nei panni dell'altro. "Un individuo, in determinate circostanze, aveva reagito in un certo modo: si trattava di mettersi al suo posto e di far scaturire dal suo essere identiche reazioni". E così il nostro commissario in pensione si mette nei panni di Little John Maura, un francese emigrato negli Stati Uniti, musicista, che appena sbarcato comincia a girare con il suo violino e con un amico che suona il clarinetto facendo spettacolini nei circhi, arrangiandosi a vivere alla giornata, finché non incontrano una ragazza, fragile, esile, sola anch'ella e con la sua tecnica il nostro amico Maigret, immerso nelle stradine del Bronx di New York, tra bar malfamati, piccoli negozi di emigrati italiani e cortili dove si rincorrono bambini dai colori mediterranei ma dall'accento americano, in una città in cui, in nome della libertà, si può scomparire tranquillamente agli occhi della legge e del mondo, indaga per scoprire cosa c'è dietro gli occhi freddi e impenetrabili di Little John. Come ho già detto la sua tecnica è infallibile, quindi è certo che porterà a termine l'indagine; completare l'indagine non vuol dire sempre risolvere i gialli, scoprire il colpevole affinchè venga punito dalla giustizia umana. Ci sono punizioni che solo la nostra coscienza sa infliggere, e magari sono più terribili di un carcere a vita.