Lettera al padre di Franz Kafka edito da Feltrinelli
Alta reperibilità

Lettera al padre

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
22
Traduttore:
Groff C.
Data di Pubblicazione:
5 giugno 2013
EAN:

9788807900310

ISBN:

8807900319

Pagine:
95
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Lettera al padre

Mai come nella "Lettera al padre", scritta nel novembre del 1919, affidata alla madre senza tuttavia giungere al destinatario, Kafka ci ha dato un ritratto così lucido di sé. E molti dei motivi che vengono toccati in questa confessione anche spietata - primo fra tutti quello di "un immenso senso di colpa" - non possono che ricordare i suoi personaggi più famosi. Quello che qui viene messo in scena è un vero e proprio conflitto. Figura che incarna un'autorità assoluta, che "ha l'aspetto enigmatico dei tiranni, la cui legge si fonda sulla loro persona, non sul pensiero", agli occhi di Kafka il padre appare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, Kafka svela la sua natura di "figlio diseredato" e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto e in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza. Nel saggio posto in appendice Georges Bataille indaga in modo provocatorio sui momenti di questa contesa. L'esperienza di Kafka diventa anche occasione per interrogarsi sul senso ultimo della letteratura. Forse nessun altro scrittore ha saputo mostrare come quel senso sia tutt'uno con la vita stessa.

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

Il racconto di un conflitto padre-figlioDi d. giorgia-15 agosto 2014

In questa lettera Kafka analizza il suo complesso rapporto con il proprio padre. Affronta temi riguardanti l'educazione impartitagli da quest'ultimo nel periodo dell'adolescenza. Kafka contesta il metodo autoritario che il padre utilizzò per crescerlo, ammettendo però anche le proprie colpe, e inoltre rimprovera il padre per averlo sempre scoraggiato e per aver avuto un comportamento pessimista nei passaggi più importanti della sua vita. Kafka, però, ammette di avere anche lui dei sensi di colpa, perché non ha mai avuto un carattere simile a quello del padre e questo ha certamente contribuito a rendere difficile la costruzione di un buon rapporto. La madre, invece, è vista come una figura più amorevole nei confronti dell'autore e dei suoi fratelli, ma l'amore per suo marito la porta a subire passivamente le angosce quotidiane all'interno del nucleo familiare.