Lettera al padre
- Editore:
SE
- Collana:
- Piccola enciclopedia
- Traduttore:
- Groff C.
- Data di Pubblicazione:
- 30 aprile 2024
- EAN:
9788867238637
- ISBN:
8867238639
- Pagine:
- 96
- Formato:
- brossura
Trama Libro Lettera al padre
"Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività «infantile», la lettura e più tardi la letteratura, che il padre non lo respingesse fuori dalla società degli adulti, la sola indistruttibile; ciò egli confuse fin dall'infanzia con l'essenza, con la particolarità del suo essere. Suo padre era per lui l'uomo dell'autorità, i cui interessi erano limitati ai valori dell'azione efficace. Suo padre rappresentava la priorità di uno scopo cui veniva subordinata la vita presente, scopo al quale si attiene la maggior parte degli adulti. In modo puerile Kafka viveva, come ogni scrittore autentico, sotto l'opposta priorità del desiderio attuale [...]. Il padre rispondeva evidentemente con la dura incomprensione del mondo del lavoro [...]. Kafka voleva intitolare tutta la sua opera: «Tentazioni di evasione dalla sfera paterna». Non dobbiamo ingannarci su questo punto: Kafka non volle mai evadere veramente. Egli voleva piuttosto vivere nella sfera, come un escluso. Sapeva in partenza di essere estromesso. Non si può dire che egli fosse estromesso dagli altri, non si può dire che egli si estromettesse da sé. Si comportava semplicemente in modo da rendersi insopportabile all'ambiente dell'attività utilitaria, industriale e commerciale; voleva restare nell'infantilità del sogno." (Dallo scritto di Georges Bataille)
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Il racconto di un conflitto padre-figlio - 15 agosto 2014
In questa lettera Kafka analizza il suo complesso rapporto con il proprio padre. Affronta temi riguardanti l'educazione impartitagli da quest'ultimo nel periodo dell'adolescenza. Kafka contesta il metodo autoritario che il padre utilizzò per crescerlo, ammettendo però anche le proprie colpe, e inoltre rimprovera il padre per averlo sempre scoraggiato e per aver avuto un comportamento pessimista nei passaggi più importanti della sua vita. Kafka, però, ammette di avere anche lui dei sensi di colpa, perché non ha mai avuto un carattere simile a quello del padre e questo ha certamente contribuito a rendere difficile la costruzione di un buon rapporto. La madre, invece, è vista come una figura più amorevole nei confronti dell'autore e dei suoi fratelli, ma l'amore per suo marito la porta a subire passivamente le angosce quotidiane all'interno del nucleo familiare.