Ulisse di James Joyce edito da Mondadori
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Ulisse

Editore:

Mondadori

Edizione:
2
Traduttore:
De Angelis G.
Data di Pubblicazione:
17 gennaio 2018
EAN:

9788804686224

ISBN:

8804686227

Pagine:
920
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Trama Ulisse

«Il più bello e il più interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. È più grande e più umano di quello dell'Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust. A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portrait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito». Così scriveva Joyce nel 1917. L'«Ulisse» uscì nel 1922, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, per iniziativa di un'intraprendente americana di Baltimora, la ventitreenne Sylvia Beach. Sei anni di intenso lavoro, stesure e continue revisioni, per trasformare il grande mito in grande pantomima. Diciotto capitoli, diciotto luoghi, diciotto ore e momenti, diciotto stili, una miriade di personaggi e situazioni per raccontare l'eroicomica giornata di un ebreo irlandese di origini magiare, Leopold Bloom, un uomo a spasso per Dublino dalle otto del mattino alle due di notte del 16 giugno 1904: le sue azioni, i suoi pensieri, le azioni e i pensieri della città, della gente che incontra, di Stephen Dedalus, ovvero l'altra parte di sé, il giovane intellettuale in cerca di un padre (così come Bloom è in cerca di un figlio), di sua moglie Molly, ovvero il grembo, da cui si salpa e a cui si ritorna. Accompagnato da strumenti di guida alla lettura.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 14 recensioni

988 pagine monumentaliDi L. SIGNOR-9 aprile 2018

La cosa più bella, al di là del valore dell'opera e della qualità della traduzione, è la leggibilità. È un grosso volumone, ma per fortuna all'Einaudi hanno capito che era importante permettere al lettore di godere di questo libro senza diventare ciechi o scemi, perciò spaziatura e corpo sono ideali, ben calibrati e non affaticano. Bravi.

Un libro da leggere con il pensieroDi C. Arianna-18 marzo 2012

Un libro che non ha certamente bisogno di presentazioni. In esso il flusso della coscienza dell'autore esce senza alcuna regola, senza alcun ordine, dando libero sfogo all'espressione della mente. Il rischio più prossimo è, ovviamente, quello che il lettore riesca a seguire la trama, le pagine e la vicenda solamente fino ad un certo punto, nella speranza mai persa che riesca a calarsi nel pensiero dell'autore e a comprendere ogni frase non detta (o meglio, non composta) .

L'Odissea di JoyceDi F. Pierandrea -7 marzo 2012

Un viaggio, l'Odissea come l'Ulisse di Joyce, fuori ma soprattutto dentro di noi. 'Dentro' soprattutto nel capolavoro di Joyce, scritto con uno stile inconsueto e originale, dove in realtà succedono pochi avvenimenti, tuttavia un intero mondo si muove. Dentro di noi. Romanzo di mole considerevole ma irrinunciabile.

Sinonimi e contrariDi P. Davide-13 novembre 2011

Tremendamente noioso, ma anche incredibilmente affascinante! Una lettura che più di una volta ti spinge a lasciar perdere tutto, ma poi se pensi a quella sensazione che ti assale come un treno che ti deraglia nello stomaco, allora non puoi fare a meno di non proseguire nella lettura. Joyce fu un genio perché con l'Ulisse ha dato via ad un'opera incredibilmente rivoluzionaria che mette in crisi tutto l'apparato esistenziale dell'uomo del Novecento.

UlisseDi f. lucio-8 agosto 2011

Ci sarebbero infinite cose da dire di questo romanzo, il mio consiglio è di avvalervi di una guida alla lettura, è un'esperienza e come tale va vissuta, non c'è altro modo di conoscerlo. Sicuramente una delle più belle cose che abbia letto in vita mia anche se mi rendo conto che può non piacere, anzi può essere estremamente indigesto. Se si è nel momento giusto e se si accetta di essere condotti dall'autore in tutti i meandri che la parola scritta può consentirci, allora si può leggerlo. Ho detto leggerlo, magari goderselo ma non necessariamente capirlo, o almeno solo in parte o forse alla seconda lettura, che sono certo ci sarà come forse anche una terza.

Tanta pazienzaDi d. nicola-3 febbraio 2011

Se l'intento di Joyce era quello di far venire il mal di testa al lettore il libro meriterebbe come voto 5. Ma mi chiedo come si faccia a venire a capo di questo tomo senza correre il rischio di "uscire di senno". C'è che dice che questo tomo ha rivoluzionato il modo di scrivere moderno, attendo ancora che mi spieghi il perché, e sopratutto l'ultilità.