La donna che sembrava Greta Garbo

Maj Sjöwall, insieme al compagno di vita e di scrittura Per Wahlöö, è stata la creatrice negli anni Sessanta di quel tipo di giallo che alla dinamica convulsa dell'indagine poliziesca sul campo univa la critica delle "società del benessere" scandinave, con il corredo di cesellati ritratti psicologici. Quella letteratura che in seguito ha trovato il suo più celebrato interprete in Henning Mankell (il quale ha sempre riconosciuto il debito verso i suoi predecessori). In questo romanzo scritto, dopo la morte di Per Wahlöö, con l'olandese Tomas Ross, l'autrice ha proseguito l'impronta stilistica e tematica della precedente fortunatissima serie. Così "La donna che sembrava Greta Garbo", è anche il racconto dell'ingerenza poliziesca e della prepotenza dei servizi segreti, con una tensione apparentemente più adatta alla Guerra fredda che non alle placide comunità a guida socialdemocratica. Atmosfere che, pagina dopo pagina, mirano a rammentarci che la Svezia è stata comunque il paese dell'insoluto, misterioso omicidio del primo ministro di sinistra Olof Palme. Christine, una bella e giovane donna implicata nel ricatto a un alto esponente governativo di un paese straniero, è scomparsa nel nulla. L'ultima volta era stata vista abbigliata in modo da sembrare Greta Garbo: per sfuggire all'attenzione attirandola su di sé. A Stoccolma c'è un vento gelido, un vento del nord che sembra spezzare e gelare l'anima. In La donna che sembrava Greta Garbo di Sjowall Maj e Ross Thomas, questo freddo si sente e getta un'ombra potente su tutto il romanzo. Nella capitale svedese sembra essere sparita una donna, ma non si sa se sia realmente scomparsa o se la cosa sia frutto dell'immaginazione di due uomini. Dall'Olanda fino a Stoccolma si snodano enigmi e terrore. I due uomini sono il filo conduttore della storia e sebbene siano così diversi sono uniti dalla stessa letale ossessione. Tra omicidi irrisolti e pornografia, la trama si infittisce e sembra portare Hill e Kroonen lontani dalla soluzione dell'enigma. Persino l'inclusione dei servizi segreti non li aiuta a trovare questa donna, questo volto che per loro è solo un ricordo, una visione. Ma è esistita davvero? E davvero assomigliava a Greta Garbo? Inizia un labirinto in cui i due uomini si perdono e una spirale di violenza e brutalità. Stoccolma è lo scenario gelido, dove il cuore della gente sembra ispirarsi alle temperature sotto zero che rimangono costanti nella città tutto l'anno. Una coltre nera avvolge le pagine di questo noir ad alta tensione e lo rende un nero presagio da cui il lettore vuole e deve salvarsi fino all'ultima parola. La donna che sembrava Greta Garbo vi lascerà fino all'ultimo con il dubbio di esservi sognato ogni cosa.