Trama Dizionario delle cose perdute
Dalle osterie fuori porta alle braghe corte che oggi nessun ragazzino è più costretto a portare, dal fumo libero nei cinema ai telefoni in duplex, dalla macchina da scrivere ai taxi verdi e neri che quasi nessuno ricorda più, dalle linguette per aprire le lattine agli odori - non ancora coperti dallo smog globale - che animavano ogni angolo delle città: con un poco di nostalgia, ma soprattutto con tutta l'energia e la poesia della sua prosa, Francesco Guccini rivolge il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di tutti, ma che rischia di andare perduto. Un viaggio nella vita di ieri che si legge come un romanzo: per scoprire che l'archeologia "vicina" di noi stessi commuove, diverte e parla di come siamo diventati. Disponibile dal 28 febbraio 2012.
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Recensioni degli utenti
ALLA RICERCA DELLE TRADIZIONI PERDUTE-26 ottobre 2012
Francesco Guccini, da cantautore, è stato ed è un attento osservatore del tempo che passa. Versi e note li traduce in questo libro che racconta tante tradizioni andate perdute. I taxi verdi o, per chi se lo ricorda il famoso duplex presente in tante case credo sino ai primi anni '70. Giusto due esempi, ma il libro è pieno di ricordi; memorie per chi le ha vissute, ma anche per non le ricorda o ne ha solo sentito parlare. Un libro gradevolissimo che si legge tutto di un fiato, grazie alla scrittura di Guccini, mai banale o retorica. Un volume di godibilissima lettura per capire chi eravamo e chi siamo. Un autentico capolavoro.
La nostalgia-21 settembre 2012
Adoro Guccini da sempre, per le sue canzoni, per i suoi concerti, che ho visto, quindi quando cominci a leggere il libro lo leggi sentendo la sua voce narrante. Ho riso a crepapelle perchè le cose perdute da lui, sono anche molte, delle cose perse da me... Mi ci sono ritrovata e come lui per molte di queste cose ho provato nostalgia.
Stoviglie color nostalgia-28 maggio 2012
Il ritmo lento della narrazione di Guccini, che si prende respiri e tempi per guardare al passato, affascina fin dalle prime righe. Guccini riesce, immediatamente, a farci sentire la sua voce che racconta, il suo modo di parlare e di immaginare. Il libro si compone di brevi affreschi che riportano ad un passato vicino ma intriso di nostalgia, pur senza scadere nell'esaltazione acritica del "tempo che fu". Piacevole come una storia davanti al camino.
Dizionario delle cose perdute-25 maggio 2012
Un libro che come il titolo lascia intuire ha un velo nostalgico a far da sottofondo a tutte le pagine. Si tratta di una lista di cose che hanno segnato la vita di Guccini, che ora non ci sono più o che sono cambiate nel tempo, quali ad esempio i giochi che faceva da bambino, gli oggetti della vita quoditiana, le emozioni.
Nostalgia -4 maggio 2012
Questo libro è ineguagliabile, non solo il linguaggio è chiarissimo e semplice, ma da un eccellente cultura. E poi risulterà bellissimo e divertente fare un tuffo nel passato delle cose perdute. Si sente una certa nostalgia, ma anche una curiosità irrefrenabile che porterà il lettore a leggere sino all'ultima pagina
E' stato interessante-26 aprile 2012
Mi è piaciuto molto questo testo scritto da Guccini. L'artista è riuscito ad imprimere nelle pagine la sconvolgente corrente di cambiamento che ha attraversato le nostre vite, svuotandole delle vecchie abitudini ed in questo modo anche delle nostre sane radici. Interessanti gli spunti di riflessione che riesce a suscitare con semplicità e candore quasi fanciullesco.