Un divorzio tardivo di Abraham B. Yehoshua edito da Einaudi

Un divorzio tardivo

Editore:

Einaudi

Collana:
Supercoralli
Traduttore:
Sciloni G.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 1997
EAN:

9788806139711

ISBN:

8806139711

Pagine:
362
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Trama Un divorzio tardivo

Nella settimana che precede la Pasqua, torna in Israele Kaminka, padre di tre figli ormai sposati, e marito di una donna chiusa da anni in manicomio. Abita negli Stati Uniti, ha una nuova compagna e aspetta un figlio. Sono dunque le pratiche del divorzio che Kaminka deve avviare, ma il rientro in patria e in famiglia non avviene senza traumi. Davanti a un avvenimento così grave, vengono a galla i nodi irrisolti, le vecchie ferite, scatenando una crisi progressiva che esplode proprio il giorno di Pasqua. Il dramma della famiglia sconvolta dalla divisione "tardiva" dei genitori si arricchisce di una miriade di particolari che ne fanno un forte affresco di vita contemporanea, non soltanto israeliana.

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3 di 5 su 2 recensioni

Un divorzio tardivoDi M. Luigi-9 agosto 2011

Bel romanzo alle radici dell'ebraismo contemporaneo, la storia della famiglia è solo un pretesto: siamo nei giorni precedenti la Pasqua ebraica e Yehudà Kaminka torna in Israele dagli Stati Uniti dove si è stabilito per procedere al divorzio dalla moglie Na' omi. Non si tratta di una coppia giovane, ma di due coniugi attempati che vivono separati da quando molti anni prima lei si è scagliata contro di lui brandendo un coltello. Attraverso i loro pensieri ricostruiamo gli avvenimenti di quei giorni, componendo un complesso collage che ritrae non solo ogni io narrante, ma la loro famiglia e la società israeliana tutta. Famiglia e società sono in via di disgregazione, vuol dirci Yehoshua; i valori tradizionali stanno assumendo proporzioni sempre minori col passare del tempo, tutto si sbiadisce e si scolora. Appare ben presto chiaro come il legame tra Yehudà e Na' omi, per quanto disastrato, per quanto traviato dalle incomprensioni e dalla follia, sia comunque più forte e significativo rispetto a quello che unisce i loro figli ai rispettivi compagni di vita. In questo sta forse il cuore del romanzo, l'essenza del messaggio che Yehoshua vuole trasmettere; il rito di passaggio che sta per compiersi, che dovrebbe finalmente compiersi dopo mille difficoltà proprio alle soglie di quel passaggio simbolico che è la Pasqua ebraica (Pesach significa appunto passaggio) diventa il momento cruciale che separerà per sempre il presente da ciò che è stato, che renderà impossibile continuare a far finta di nulla come i figli dei Kaminka hanno continuamente cercato di fare davanti alla malattia mentale della madre e alla nuova vita americana del padre. Come Israele cerca incessantemente una nuova identità socio-culturale e politica, anche la famiglia Kaminka cerca un nuovo equilibrio tra le generazioni anziane giunte da una diaspora di proporzioni mondiali e quelle autoctone che vedono sbriciolarsi inesorabilmente le proprie radici e le tradizioni paradossalmente proprio quando la meta è stata raggiunta; tradizioni e radici sono ormai solo meri simulacri di un'appartenenza a qualcosa di indistinto, lontano e poco significativo, slegato dalla loro vita quotidiana.

Divorzio?Di r. cristina-12 ottobre 2010

Storia di un divorzio difficile a cavallo del periodo pasquale. L’unica cosa che veramente mi è piaciuta in questo libro è che ad ogni capitolo cambia il narratore e quindi il punto di vista della storia; ogni personaggio ha una sua voce, un proprio modo di sentire e una diversa scrittura, questo cambio di stile per ogni capitolo è notevole. Yehoshua scrive davvero molto bene e così riesce a delineare precisamente tutti i componenti di questa famiglia. Rimane solo la curiosità di sapere come andranno a finire le tante storie che ogni familiare sta vivendo.