Disperazione
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Biblioteca Adelphi
- Traduttore:
- Tortorella D.
- Data di Pubblicazione:
- 20 settembre 2006
- EAN:
9788845920943
- ISBN:
8845920941
- Pagine:
- 226
- Formato:
- brossura
Descrizione Disperazione
Hermann, un russo di ascendenze tedesche che vive a Berlino, durante un viaggio d'affari a Praga si imbatte in un vagabondo la cui fisionomia gli sembra del tutto identica alla sua. Irrequieto, insoddisfatto dell'insulsa routine, Hermann concepisce un piano criminale: stipulata un'ingente assicurazione sulla vita, induce il barbone a uno scambio di abiti, dopodiché lo uccide. In attesa di incassare l'assicurazione con l'aiuto della moglie, rimane nascosto in un villaggio dei Pirenei, dove tuttavia si rende conto che il suo piano perfetto è miseramente fallito.
Recensioni degli utenti
Un Nabokov giallista-24 marzo 2012
Si tratta di un testo scritto a Berlino in russo nel 1932, quando l'arte letteraria del russo era ancora in formazione. Fu tradotto in inglese dallo stesso Nabokov poco dopo, ma con un risultato giudicato non all'altezza dallo stesso autore. Le poche copie pubblicate a Parigi qualche anno dopo scomparvero durante la guerra, tranne una che era rimasta in mano a Vladimir. Nel 1965, Nabokov riscrisse "Disperazione" direttamente in inglese. Vi sono passi di umorismo esilarante, eppure la prima e la seconda parte sono un po' slegate. La prima metà è molto fantasiosa e il ritmo è comico; la seconda assume toni quasi drammatici. Ciò contrasta con la caratteristica che ci fa maggiormente amare il genio russo, ovvero quella di raccontare qualsiasi avvenimento con un tono sbalorditivamente leggero, di sbieco e mai direttamente. Un Hemingway divertito, in un certo senso. In "Disperazione" questa geniale capacità non era ancora perfezionata e ci porta a dare solo tre stelle a un autore che, avremmo detto, non avrebbe mai meritato niente di meno dell'Olimpo.
Disperazione -6 ottobre 2010
Psicanalisi di un delitto perfetto condotta con raffinata padronanza dei mezzi narrativi e con sottile ironia verso la falsa padronanza dell'uomo nei confronti degli avvenimenti. Piacevoli gli ammiccamenti dell'Autore nei confronti del lettore, per coinvolgerlo nella costruzione del racconto. È un Nabokov del tutto maturo e consapevole dela sua arte.