Il brigante di Marco Vichi edito da TEA

Il brigante

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Edizione:
5
Data di Pubblicazione:
14 maggio 2009
EAN:

9788850218431

ISBN:

8850218435

Pagine:
192
Formato:
brossura
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Descrizione Il brigante

In una notte flagellata da un terribile temporale, quattro uomini si ritrovano per caso seduti allo stesso tavolo di una taverna sperduta sui monti dell'Appennino pistoiese. Sdraiato davanti al camino accesso, sopra una panca, c'è un mitico e sanguinario brigante, Frate Capestro. Su di lui circolano molte leggende, storie diverse che concordano sulla sua astuzia e sulla sua ferocia. Adesso, ammantato di nero, il brigante dorme davanti al fuoco, tranquillo, come se non fosse l'uomo più ricercato del Granducato, e nessuno sembra badare a lui. Ma la notte è lunga e, bevendo vino, i quattro uomini ' un vecchio, un giovane, dita mozze e l'ultimo arrivato ' si raccontano a turno episodi delle loro vite: tutti hanno qualcosa da nascondere, colpe taciute e mai veramente espiate. La notte scorre lenta verso l'alba. Il brigante ascolta o sta dormendo'

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3 di 5 su 3 recensioni

Storie di vita...Di C. Guido-26 maggio 2016

Libro strano, senza né capo né coda. Eppure un inizio ce l'ha e anche una fine. Sembra fortemente voluto dall'autore, in uno di quei momenti che ti inducono a scrivere a ruota libera, ma senza un vero impianto dietro, solo per il gusto di raccontare. Per questo sembra monco di qualcosa. Inizia come una fiaba, con un salvacondotto firmato da un nobile riconoscente ad un bandito di strada per un gesto di generosità, continua come un "filò", soltanto che al posto della stalla c'è l'osteria. Racconti di vite vissute e non concluse, come quelle che si raccontano accanto ad un bicchiere. Vino che unisce per pochi momenti esistenze diverse, vite che continueranno ad esistere ma che non ci è dato sapere come. Per questo è senza finale. Nessuno cambierà, nessuno saprà come andrà a finire, tutti seguiranno il proprio corso, predestinato, immutabile, almeno fino a "quando ai serpenti spunteranno le ali", così sostiene Vichi, traslando saggezza popolare. Peccato: libro intenso, attraente ma inconcludente, piace come può piacere un buon bicchiere di vino.

DiscretoDi b. laura-18 agosto 2011

Sono un accanito lettore dei gialli di Marco Vichi. Questo libro non è un giallo però in alcune parti mantiene un pò di suspence. Si trovano quuattro amici davanti a pane e vino a raccontarsi tante storie. Un libro che si fa leggere senza però raggiungere un livello di eccellenza come altri libri dello scrittore.

Destini incrociatiDi R. Massimo-19 ottobre 2010

Vichi riprende un topos letterario, quello del racconto a più voci, per narrare di destini maledetti che scorrono come un fiume verso l'unica possibile conclusione.