Treno di panna

A quasi vent'anni di distanza dalla uscita, questo romanzo vale per aver senz'altro anticipato gli argomenti, oggi imperanti, della fame di successo, dell'importanza dell'apparire, della libertà interpretata come libertinaggio, del sogno americano, mentre già allora esaminava la futilità degli anni Ottanta e metteva alla berlina l'estenuante arrivismo americano. Insomma, per De Carlo, un romanzo meno ripetitivo di tanti altri a venire.

Ci sono libri che, anche a distanza di anni, ti rimangono quasi appiccicati addosso. E ci sono quelli che non ti lasciano assolutamente niente. Treno di panna è uno di questi. De Carlo sarà anche uno scittore affermato ed apprezzato, ma ritengo questo libro del tutto inconcludente. O è colpa mia se non sono stato in grado di capirne il messaggio di fondo? Bocciato.

Ho letto di Di Carlo cose migliori. Questo mi ha francamente deluso. Una storia piuttosto esile con un'unico obiettivo: l'infondatezza del sogno americano. Ognuno scrive quel che vuole ma non per questo bisogna leggerlo.