Gli strumenti del comunicare di Marshall McLuhan edito da Il Saggiatore

Gli strumenti del comunicare

Collana:
La cultura
Traduttore:
Capriolo E.
Data di Pubblicazione:
27 marzo 2008
EAN:

9788842814894

ISBN:

884281489X

Pagine:
332
Formato:
brossura
Argomento:
Studi sulla comunicazione
Acquistabile con la

Descrizione Gli strumenti del comunicare

Quando, nel 1967, "Gli strumenti del comunicare" apparve in Italia, parole come media erano praticamente ignote al di fuori della cerchia di specialisti. A distanza di diversi decenni, Marshall McLuhan è tuttora un autore tra i più controversi: ai molti che attribuiscono alle sue intuizioni un valore profetico si contrappongono coloro che criticano il suo pensiero per la mancanza di rigore specialistico o per la perentorietà di molte sue tesi. Non solo per quello che ci ha insegnato sui media, e in generale sui rapporti tra l'umanità e le tecnologie che essa produce, ma anche perché McLuhan è stato probabilmente il primo autore che ci ha invitati o riflettere non sulle rivoluzioni a venire, ma su quello che aveva già avuto luogo e della quale non ci eravamo accorti. McLuhan merita oggi di essere finalmente riconosciuto come un autore classico, che come tutti i classici ogni generazione tornerà a leggere a modo suo e con i suoi interrogativi: un autore insieme del suo tempo e del nostro. Pubblicato in Italia nel 1967 a soli tre anni dall'edizione americana, Gli strumenti del comunicare non ha mai smesso di essere citato, amato, studiato, male interpretato – come Woody Allen ha magistralmente ironizzato in una celeberrima scena del suo Io e Annie – ma soprattutto letto. Il suo autore, l'allora pressoché sconosciuto Herbert Marshall McLuhan, scriveva nell'introduzione: "Il settantacinque per cento di questo libro è materia nuova". A questa materia nuova appartenevano intuizioni come "il medium è il messaggio", "villaggio globale", "rivoluzione elettronica" e "media caldi e media freddi", destinate a entrare nel linguaggio universale comune.Inclassificabile, irriducibile a una categoria del pensiero o della scienza – semiotica, socio logia, teoria dei media – come a una corrente (determinismo tecnologico), questo libro offre tuttora uno dei modelli più significativi di interpretazione della co - municazione come aspetto specifico della vita umana. McLuhan propone una sfida continua al lettore mostrandogli come i media – dall'alfabeto fonetico alla stampa, al telegrafo, alla radio, all'abbigliamento, alla tv, al denaro – siano metafore che portano, veicolano e insieme trasformano. E tra sformano tutto ciò che toccano: il messaggio, ma anche le realtà umane, individuali e collettive. Naturalmente internet non poteva essere nemmeno immaginato da McLuhan, ma è stato preconizzato.Gli strumenti del comunicare, opera che ormai ha conquistato l'aura della "classicità", è uno di quei testi, come scrive Peppino Ortoleva nella prefazione, "che si prestano alla riflessione e all'uso ancora di diverse generazioni, testi pronti a essere presi o riposti nello scaffale a seconda del momento, ma senza i quali ci considereremmo più poveri".

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 9 recensioni

MeravigliosoDi C. Luciano-11 maggio 2012

Un saggio formidabile in cui vengono esposte le teorie e le previsioni (ad oggi avverate) di uno dei grandi sociologi canadesi più importanti nella storia. Mcluhan analizza l'evoluzione dei diversi media in relazione al loro sviluppo che ha attraversato tre err distinte, ognuna caratterizzata da un particolare aspetto e processo che ha cmbiato la storia e il concetto stesso dei media.

ConsigliatoDi I. Achille-16 marzo 2012

Un saggio di grande rispetto per lo studio dei massmedia. Lo scrittore Mcluhan ci parla dei media come estensioni del nostro corpo. I nuovi strumenti del comunicare è un saggio imperdibile e dal valore formidabile. Mcluhan è stato capace di muovere previsioni sul nostro futuro, in un passato decisamente lontano eppure vicino per il collegamento delle varie forme della comunicazione di massa.

ConsigliatoDi C. Antonio-13 marzo 2012

Un saggio di grande importanza per lo studio, la ricerca e l'approfondimento del fenomeno massMedia. Lo scrittore torna a parlarci dei medium passati e moderni. Mcluhan infatti aveva mosso delle previsioni a tal punto. E se tempo fa queste erano azzardate, oggi mostrano una valenza sociale di tutto rispetto.

MeravigliosoDi D. Rocco-10 marzo 2012

Gl strumenti del comunicare è un saggio importantissimo per lo studi delle nuove forme di Mass Media. Lo studioso Mcluhan infatti analizza i fenomeni che hanno rivoluzionato il concetto di digitale e muove delle opinioni a carattere universale, tutto' oggi valide e significative. Certamente un libro indispensabile.

Troppo vecchio per il nostro tempoDi V. Silvana-1 marzo 2012

Un saggio importante per la storia della comunicazione e dei Mass Media. Il libro di McLuhan, grande studioso del fenomeno della comunicazione digitale e non, mostra qualche limite per il panorama moderno, considerando pero' che nell'epoca in cui fu scritto suscito' non solo grande interesse, ma rappresento' anche l'innovazione per eccellenza

La profezia di McLuhanDi V. Giacomo-1 marzo 2012

Nonostante sia un testo sacro per i sociologi in qualche passaggio mostra tutti i suoi 46 anni circa; inoltre è irrimediabilmente americano, e si sa che i media più dirompenti (come la tv) sono tarati sullo stile di vita dell'americano medio. La tesi di fondo è una concezione radicale sui media, che per la loro stessa struttura tecnologica alterano il modo in cui l'uomo percepisce le cose intorno a lui e si rendono del tutto simili a protesi o a filtri mentali, predisponendo alla genesi di specifici tratti culturali: la stampa favorisce l'individualismo, la radio il coinvolgimento sociale giù giù finanche al totalitarismo, e così via. Si passa dai media come estensioni del nostro corpo durante l'antichità e la modernità, ai media come estensioni del nostro sistema nervoso nel mondo elettronico di oggi. Dopo una prima parte introduttiva, nella seconda parte si trova un'analisi profetica ed entusiasmante dei singoli media (caldi e freddi) . Rimane comunque un caposaldo per capire i media.