Trama Sono contrario alle emozioni
Cosa accade quando Vincenzo Malinconico, re dei rimuginatori, si perde definitivamente nel rimuginio? Se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? Proviamo davvero quello che sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso di prendersi un cane? E perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro un'indignazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in piazza è stato per aggiungere un grattino alla macchina? Nei tentativi di analisi amorose fai-da-te per ricomporre il senso di una storia finita, nelle recensioni estemporanee di brani, eventi, persone, nella ricerca vaga di un centro di gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose.
Recensioni degli utenti
Poco o niente-8 maggio 2012
Attendevo di leggere di nuovo le vicnede dell'avvocato Maliconico, ma l'attesa è stata vana. Infatti il romanzo è un susseguirsi di monologhi, meditazioni, e sproloqui sulla decadenza nazionale, ma la trama è pressochè nulla, ed anche se De Silva è riuscito anche questa volta a levarmi qualche risata, il libro è davvero scontato.
Le emozioni non si comandano.-7 maggio 2012
De Silva non ha dato il massimo nel scrivere questo libro. Non si può paragonare agli altri suoi lavori. Ma comunque è composto da piccoli pezzi, pieni, divertenti e profondi. Il protagonista cerca di ritrovarsi, dopo una storia finita, con un metodo "fai da te"... In tutto ciò è evidente il suo modo di porsi alla vita.
Non è certamente un libro che consiglierei-26 febbraio 2012
De Silva è uno scrittore gradevole che adotta uno stile alquanto piacevole e fluido, capace di trasportare il lettore e di coinvolgerlo pienamente nella lettura. Tuttavia questo libro appare ridondante, eccessivamente aggiungerei. Le situazioni descritte sono legnose e poco interessanti. Non è certamente un libro che consiglierei