Libro Non avevo capito niente di Diego De Silva
Trama libro
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti. Un giorno viene improvvisamente nominato difensore d'ufficio di un becchino di camorra detto "Mimmo 'o burzone" e, arrugginito com'è, deve ripassarsi il Bignami di diritto. Ma ce la fa, e questo è solo il primo dei piccoli miracoli che gli capitano. Il secondo si chiama Alessandra: la pm più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull'amore, la vita, la delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, di deriva in deriva.
Recensioni degli utenti
Diario di una vita - 30 giugno 2018
È vero, Vincenzo Malinconico è imbranato, un avvocato per caso, ma le pagine del libro liberano altro di lui. Amore, autostima, figli... Tutte cose che lo rendono reale, anche troppo. Da leggere... con leggerezza.
Bellissima scoperta! - 23 marzo 2018
Ho terminato il mio primo De Silva e mi chiedo come abbia fatto a vivere 20 anni senza Vincenzo Malinconico, il personaggio principale. Ha una carica umoristica e una profondità meravigliose che ti portano a patteggiare per lui anche quando pensi che stia sbagliando tutto perché è meraviglioso anche quando sbaglia. Sono contenta che la mia avventura con Vincenzo non finisca qui e che questo sia solo il primo libro di 4. È un libro spensierato ma che ti fa pensare, un libro leggero, scorrevole e divertente che ti fa proprio venire voglia di leggere anche se sei stanco, anche se sei in piedi sui mezzi, anche se dovresti studiare ma "dai, solo un capitolo..." che poi diventano 234. Mi è piaciuto proprio tanto ed è super consigliato.
La vita malinconicamente - 16 febbraio 2017
È un po' difficile classificare questo libro: flusso di coscienza? Minimalista? Filosoficamente umoristico o umoristicamente filosofico? Difficile è raccontarne la trama. Cosa accade davvero? Quasi niente. Eppure alla fine qualcosa è accaduto e il protagonista, questo malinconico avv. Vincenzo Malinconico, capisce di non aver capito niente anche quando gli sembrava di aver capito. E molto resta ancora sospeso (materiale per un altro libro, probabilmente). Una cosa però è sicuramente apprezzabile: una civile indignazione e un civico impegno, che appaiono veri, reali e non solo esibiti.
Non avevo capito - 27 marzo 2012
Nonostante la quarta di copertina ammicchi a Salinger e addirittura a Dostoevskij rischiando di far partire prevenuto anche il più grande ammiratore di De Silva, il libro è salvabile e godibile. C'è da dire che la storia diventa presto un minestrone dove l'autore sembra voler essere conciliante con ogni tipo di lettore, salvo poi rendere a tratti antipatica la lettura. Mi sono chiesto se i nomi dei mobili Ikea ripetuti spesso (anche se in tono critico) fossero pubblicità occulta... Chissà!
Scorrevole - 29 febbraio 2012
Vincenzo Malinconico sa essere ironico, sagace ma anche impacciato e poco propositivo. Interessante e realista la descrizione del contesto in cui si muovono gli avvocati odierni. Libro non troppo impegnativo che però ci offre uno spaccato interessante sulla vita di un giovane avvocato che stenta a tenere insieme i pezzi della sua vita.
Ironico - 14 febbraio 2011
Ironoco, intelligente, libro di piacevole lettura, sicuramente non impegnativo. Si legge quasi tutto in un fiato. Assolutamente consigliato. La storia risulta del tutto credibile e divertente. Nel finale grande riscatto. Bravo De Silva. Anche i miei amici ne sono rimasti folgorati!