Descrizione La sirena. I delitti di Fjällbacka vol.6
Un mazzo di gigli bianchi e una busta con un biglietto. L'ennesimo. Impegnato nel lancio del suo romanzo d'esordio, Christian Thydell riconosce sul cartoncino bianco che gli viene recapitato prima di una presentazione la stessa calligrafia elaborata che da oltre un anno lo perseguita, e finisce per crollare. A Erica Falck, sua preziosa consulente nella stesura del libro, confessa di ricevere da tempo oscure lettere anonime. Uno sconosciuto lo minaccia di morte, e il pericolo si fa sempre più vicino. Quando dal ghiaccio lungo la costa viene ripescato il corpo di un vecchio amico di Christian misteriosamente scomparso tre mesi prima, l'ispettore Patrik Hedström si convince che tra i due episodi ci sia una relazione e comincia a indagare. Intanto Erica, in faticosa attesa di due gemelli, decide di seguire una pista tutta sua. Chi meglio di lei conosce la psicologia di uno scrittore? Sa bene che, quando si scrive, si finisce sempre per infilare nella trama anche qualcosa della propria vita. Il presente di Fjällbacka torna a intrecciarsi a drammi che hanno la loro origine in tempi lontani, una fumosa e tormentata concatenazione di cause ed effetti che si trascina negli anni, a conferma che i segreti non si lasciano mai seppellire per sempre e che il passato, inesorabilmente, finisce coll'agguantarti.
Recensioni degli utenti
Mah... Poco in tutto-4 luglio 2014
Rispetto ai precedenti si colloca a un gradino abbondantemente inferiore. Poco giallo, con un finale scontato e prevedibile, perfino banale, poco avvincente, sembra scritto in fretta e svogliatamente. Poco concludente perchè non fa altro che alludere a un prossimo libro che dovrebbe chiarire dinamiche familiari e sviluppi negli intrecci personali. Anche l'indagine sembra sviluppata male, senza mordente né fantasia. Deludente, come molti altri hanno detto. Aspetto di essere smentito con il prossimo libro.
Voto di compromesso-11 giugno 2014
Questo sesto episodio della serie di Erica Falck e Patrik Hedstrom ha, più accentuati che mai, i difetti tipici dei gialli di questa autrice: troppe incursioni nella vita privata degli abitanti di Fjalbacka, troppi allontanamenti dal nucleo dell'indagine, troppa famiglia di poliziotti vari e soprattutto dei due protagonisti. In compenso, con un sapiente senso del ritmo, la vicenda si mantiene sempre al massimo della suspence, anche se una suspence un po' atipica, molto rarefatta e in apparenza frustrante. La soluzione si può prevedere con una buona probabilità di azzeccarci, però non si tratta di qualcosa di banale bensì di un'esplorazione in campo psichiatrico che dà stimoli ad approfondire. Per quanto io sia personalmente un tantino perplessa, non ignoro che ci sono autentiche orde di fans in attesa del prossimo libro; quindi, se ancora non l'avete letto, vi esorto a farlo con priorità, perché il settimo incombe!