Senilità di Italo Svevo edito da Rizzoli

Senilità

Editore:

Rizzoli

A cura di:
C. Benussi
Data di Pubblicazione:
28 ottobre 2009
EAN:

9788817034425

ISBN:

8817034428

Pagine:
333
Formato:
brossura
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Trama Senilità

Enormemente apprezzato da James Joyce, sia per affinità di stile sia per il suo carattere introspettivo, "Senilità", il secondo romanzo di Italo Svevo, è un viaggio nelle profondità psicologiche del protagonista. La vicenda ruota intorno alla storia d'amore tra Emilio Brentani e Angiolina, una sfrontata "figlia del popolo" che dà sfogo senza inibizioni alle proprie pulsioni sentimentali. Emilio, giovane impiegato con velleità letterarie, vive immerso in sogni ben lontani dalla realtà quotidiana, e nonostante i suoi trentacinque anni è affetto da una sorta di senescenza precoce che lo conduce a cullarsi nell'attesa di qualcosa di grande che non realizzerà mai, come una "potente macchina geniale in costruzione, non ancora in attività". Nell'introduzione, Cristina Benussi racconta la genesi dei personaggi, i loro rapporti e i legami dell'autore con l'ambiente intellettuale triestino ed europeo, illuminando un percorso che porterà alla nascita del capolavoro "La coscienza di Zeno".

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4 di 5 su 8 recensioni

SenilitàDi P. Matteo-27 febbraio 2012

Si tratta di un romanzo cardine sia per la comprensione dell'intera opera di Italo Svevo, che, in un'ottica più ampia, della storia della letteratura primo-novecentesca ("Senilità" è stato pubblicato nel 1898, e quindi si potrebbe anche dire anticipatore) e in cui è contenuto tutto il pensiero nichilista della fine dell'Ottocento. Fondamentale.

SenilitàDi M. Giada-9 novembre 2010

Perfetta e magnifica la costruzione che Svevo fa del personaggio di Emilio Brentani che ormai rassegnato alla sua cupa esistenza si innamora di Angiolina che non accetta questa indole così grigia.

StupendoDi F. Pasquale-28 ottobre 2010

Emiliio Brentani ha trentacinque anni è vive in uno stato senile insieme alla sorella Angiolina, una donna buona e semplice ma ormai in tarda età e non più bella. A turbare gli equilibri ci penserà Angiolina una popolana dai facile costumi di cui Emilio perderà la testa. Poi l’arrivo di Balli farà cadere la vicenda. Uno dei più belli libri che la letteratura novecentesca ci ha regalato.

Un romanzo ingiustamente penalizzatoDi P. Sabrina-6 ottobre 2010

Ingiustamente ritenuto inferiore a "La coscienza di Zeno". Il tema è ancora quello dell'inettitudine, impersonato stavolta dalla coppia di fratelli Emilio e Amalia, due figure speculari, e da alcuni personaggi di contorno. La senilità non è uno stadio della vita, è una condizione dello spirito che impedisce ai protagonisti (che in realtà sono giovani) di vivere la vita come tutti gli altri. Il linguaggio è un italiano che risente del tempo passato, ma io ho apprezzato l'ironia dell'autore e la capacità di costruire dipinti da piccoli dettagli.

Inettitudine incalzanteDi m. luigi-30 settembre 2010

E’ la storia di un fallimento, la storia di chi vede trascorrere la propria vita senza riuscire a viverla, di chi si chiude in una senilità precoce e guarda al passato come un vecchio alla sua gioventù. E’ la storia di chi si crea alibi e false rappresentazioni di se stesso per non incorrere in penose consapevolezze

LentoDi m. ugo-18 settembre 2010

Come da titolo "Senilità" è un romanzo grigio, che procede lentamente, stanco; l'importanza della salute, uno dei temi preferiti da Svevo, si scorge chimerico e sfocato tra le righe. Le figure che si alternano spente tra le pagine del romanzo galleggiano in questa malinconia, nella vacua speranza di portare a compimento le proprie aspirazioni. La riflessione che emerge limpida solo nella conclusione è tutta incentrata sul confronto amore/fratellanza e sulla priorità da dare a questi valori per evitare di piombare nella più cupa solitudine, nonchè nella morte morale. L'inetto sveviano coincide sicuramente con il protagonista; l'ambientazione tipo è Trieste, come da copione.