La sconfitta delle idee di Marcello Veneziani edito da Laterza

La sconfitta delle idee

Editore:

Laterza

Data di Pubblicazione:
30 giugno 2005
EAN:

9788842076735

ISBN:

8842076732

Formato:
brossura
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Descrizione La sconfitta delle idee

«Le idee non servono più. Sono ritenute d'intralcio al potere e al piacere, agli ascolti, al mercato e alla vita. Di loro sopravvivono solo i gusci vuoti o i loro idoli e al loro posto trionfa la retorica, il puro vitalismo, il culto del denaro o resistono i vecchi residui dell'ideologia e dell'utopia.» Dall'autore della "Cultura della destra", un viaggio impietoso tra gli intellettuali e il potere, i mass media e l'Occidente, animato da una convinzione: nessuna civiltà può sopravvivere alla fine delle idee. (Dalla copertina dell'edizione precedente, nei "Robinson. Letture")

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3 di 5 su 2 recensioni

Ideologie addioDi M. Valerio Alberto-19 agosto 2011

Veneziani traccia il quadro, amaro ed inquietante di un mondo senz'anima e senza cuore. Il declino delle ideologie è il centro di questo saggio, come sempre, ben scritto ed esaustivo. Il ritratto di un mondo capovolto che ha perso dalle braghe tutti i suoi valori e si ritrova svuotato di tutto. L'autore però mette in guardia. Nessun mondo può sopravvivere alla sconfitta delle idee.

La sconfitta delle ideeDi i. paola-13 luglio 2011

E pensare che questo annoiante autore è stato citatto nella traccia della prova di stato 2011! Metà del libro (la seconda parte, per la precisione) è la classica fiera dei luoghi comuni, o della tuttologia se si preferisce: il nostro vuol parlare di qualsiasi cosa, dalla crisi dei valori alla geopolitica all'economia al futuro dell'Europa, e come spesso accade in casi consimili, finisce con il dire quasi nulla (specie perché di molti argomenti si intende poco). La prima parte è un po' più interessante, ma giusto un po': perché è un sunto della filosofia di Augusto Del Noce arricchito da alcune notazioni in genere poco pertinenti. Però la lettura non mi è stata inutile perché mi ha fatto capire come sia superata dalla storia una filosofia come quella di Del Noce (e quindi anche quella di Veneziani che ne è un epigono) , un pensiero cioè che non si cura dei dettagli, le cui aspirazioni totalitarie lo spingono a sussumere qualsiasi altro pensiero nel proprio sistema, non diversamente dal maxismo di cui a mio avviso è l'altra speculare faccia (ad esempio la pretesa assurda di considerare ad uso e consumo della propria ortodossia il comunismo come una derivazione dell'eresia gnostica, ignorando le gigantesche differenze tra i fenomeni ed enfatizzando le vaghe similitudini). Meglio insomma passare oltre, al limite dedicarsi alla letteratura di consumo, almeno quella non fa danni.