Ricordi di mia madre di Yasushi Inoue edito da Adelphi
Alta reperibilità

Ricordi di mia madre

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Origlia L.
Data di Pubblicazione:
10 marzo 2010
EAN:

9788845922862

ISBN:

8845922863

Pagine:
150
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Ricordi di mia madre

Mia madre dava l'impressione di essere un meccanismo rotto. Non era malata, ma una parte di lei aveva ceduto... Le parti integre e quelle compromesse si mischiavano di continuo ed era arduo distinguerle. Nonostante fosse afflitta da una notevole mancanza di memoria, vi erano particolari che ricordava perfettamente. Così leggiamo in questi "Ricordi di mia madre", in cui Inoue cela, con pudore, il suo lato più intimo e dolente. E non possiamo non ascoltare partecipi quella voce che ci spiega come la donna "avesse incominciato a cancellare a ritroso, con una gomma, la lunga linea della sua vita", del tutto inconsapevolmente, "perché a tenere in mano la gomma era quell'evento ineluttabile che è la vecchiaia". Vecchiaia su cui Inoue ci offre, con quest'opera in tre tempi, pagine fra le più intense che abbia mai scritto, dove riesce a trovare la misura perfetta, con una delicatezza di tratto che nulla concede all'effusione sentimentale, per raccontare un lento congedo, raffigurare angosce primordiali ed evocare immagini che si incidono nella memoria. Come quella dell'anziana donna che - con una lampadina tascabile in mano - vaga di notte nella casa del figlio, senza che sia possibile sapere se ora, nella sua mente, lei è la madre alla disperata ricerca del bambino perduto o la bambina smarrita in cerca della mamma.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 16.15€ 17.00
Risparmi:€ 0.85(5%)
Disponibile in 4-5 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Ricordi di mia madre
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
2 di 5 su 1 recensione

Banale e ripetitivoDi L. Carlo-20 aprile 2012

Delusione, cocente delusione. Peccato perché lo stesso scrittore mi aveva affascinato con il fucile da caccia. Qui parla della senilità di sua madre, di come la demenza le deturpi poco a poco lucidità e intelligenza. Sono arrivato alla conclusione che anche Inoue deve aver scritto questo libro in età senile, perché anche lui, come sua madre, continua a ripetere le medesime cose, gli stessi due o tre pensieri anche a distanza di poche righe.