Trama Quando ero un'opera d'arte
"Ho sempre fallito i miei suicidi". Così inizia il romanzo. " Per essere esatti ho sempre fallito tutto: la mia vita così come i miei suicidi". Il personaggio che fa questo triste bilancio è sul ciglio di un burrone e sta per lanciarsi nel vuoto, quando arriva un uomo, un artista, che propone di salvargli la vita, anzi di trasformarla in una vita felice, la vita di una persona ammirata da tutti, un'opera d'arte vivente. Così il giovane disperato e l'artista eccentrico fanno un patto. L'artista, avido di scandali e notorietà, propone al giovane disperato, avido di esistere e di essere ammirato, di trasformarlo in un'opera d'arte. Il giovane accetta. In fondo, non ha nulla da perdere, se non la libertà. Diventerà lo schiavo dell'artista che potrà esibirlo in tutti i musei del mondo come sua opera d'arte.
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Recensioni degli utenti
Un autore da scoprire...-22 ottobre 2009
Una lettura che trasmette un continuo e crescente stupore, pagina dopo pagina Un racconto dalla trama stravagante e originale, ai limiti dell'assurdità, ma anche ricco di emozioni, di stati d'animo, di momenti introspettivi che spingono a riflettere sulle debolezze della natura umana. Di Schmitt avevo già letto Il bambino di Noè, un autentico gioiello in grado di scuotere le corde più profonde dell'animo.