Le prigioni che abbiamo dentro. Cinque lezioni sulla libertà di Doris Lessing edito da Minimum Fax

Le prigioni che abbiamo dentro. Cinque lezioni sulla libertà

Editore:

Minimum Fax

Collana:
Filigrana
Traduttore:
Baiocchi M.
Data di Pubblicazione:
1 febbraio 1998
EAN:

9788886568395

ISBN:

8886568398

Pagine:
90
Formato:
brossura
Argomento:
Prosa letteraria
Acquistabile con la

Descrizione Le prigioni che abbiamo dentro. Cinque lezioni sulla libertà

Questo libro raccoglie un ciclo di lezioni che vennero trasmesse per la prima volta nel programma radiofonico canadese "Ideas", nel 1985. La scrittrice, resa celebre dalle sue opere narrative, si rivela in questi brevi saggi capace anche di analisi socio-antropologiche. Dove finisce la nostra libertà e dove comincia quella del vicino? Passando dal ricordo delle sue esperienze di bambina nella Rhodesia del Sud alle riflessioni sulle dinamiche di gruppo nell'era della comunicazione di massa, la Lessing ci racconta del sottile filo che separa l'esercizio della libertà da quello della brutalità, di un pericoloso ritorno al primitivo che caratterizza i rapporti individuali, il dibattito politico e le relazioni internazionali nella nostra epoca.

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3 di 5 su 1 recensione

Le prigioni che abbiamo dentroDi M. Luigi-9 agosto 2011

Libercolo che si fa leggere, tuttavia resta il fatto che sono passati quasi trent'anni dalla sua pubblicazione, il Muro di Berlino è crollato, c'è stata la guerra in Iraq e tanto altro. Il libro, infatti, raccoglie un ciclo di lezioni che vennero trasmesse per la prima volta nel programma radiofonico canadese "Ideas", nel 1985. La scrittrice rivela in questi brevi saggi le sue capacità di analisi socio-antropologiche. Dove finisce la nostra libertà e dove comincia quella del vicino? Passando dal ricordo delle sue esperienze di bambina nella Rhodesia del Sud alle riflessioni sulle dinamiche di gruppo nell'era della comunicazione di massa, la Lessing ci racconta del sottile filo che separa l'esercizio della libertà da quello della brutalità, di un pericoloso ritorno al primitivo che caratterizza i rapporti individuali, il dibattito politico e le relazioni internazionali nella nostra epoca. Ma l'idea di fondo rimane, forte, siamo sempre noi i primi a costruirci dentro di noi le prigioni che ci porteremo appresso tutta la vita.