Pigmei, europei e altri selvaggi di Stefano Allovio edito da Laterza
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Pigmei, europei e altri selvaggi

Editore:

Laterza

Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
4 marzo 2010
EAN:

9788842092544

ISBN:

8842092541

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Pigmei, europei e altri selvaggi

Campioni di esotismo e simbolo di uomini primitivi per molti, i Pigmei entrano in contatto con gli Europei nel XIX secolo. Vengono osservati e 'misurati' dagli scienziati dell'epoca, esibiti sui palcoscenici e negli zoo dell'Occidente al fianco delle scimmie. Nel corso del Novecento saranno gli etnologi e gli antropologi a indagare il loro mondo, a valorizzarne la musica, la visione della natura, la particolare organizzazione sociale. Il volume non è soltanto un libro su di loro, sui Pigmei, è anche un libro su di noi, sulla presunzione della cultura occidentale sempre pronta ad autocelebrarsi. Gli artefatti, le pratiche e le visioni del mondo dei Pigmei sfuggono, per la loro distanza e diversità, alle più magnificate tradizioni intellettuali, ma rientrano, per la loro equivalenza di valore, nel repertorio della cultura umana che non è tutto interno al nostro patrimonio intellettuale. L'autore dimostra come esistano molti modi di 'fare scienza', di fornire accurate rappresentazioni della realtà e che non è sempre vero che un maggiore indice di percezione di scientificità significhi maggiore precisione nei dati ottenuti. "Riflettere sulla marginalità dei Pigmei ha voluto dire riflettere anche sulla marginalità degli antropologi all'interno delle comunità intellettuali. Entrambi, Pigmei e antropologi, sembra abbiano a che fare con un non ben precisato 'deficit di tradizione'".

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5 di 5 su 2 recensioni

ACCATTIVANTE!Di C. Paola-8 gennaio 2012

Con estrema abilità, Allovio sottopone all'attenzione dei suoi lettori un libro fresco, accattivante ed esauriente che si pone un obiettivo antropologico per eccellenza: rendere familiare un "qualcosa" di sconosciuto. Attraverso i più disparati argomenti, eccoci dimostrato come siano le visioni del mondo di ognuno di noi (e non le differenze soggettive in sè) a creare i grossi divari tra le culture. Culture basate su credenze, usi, costumi e tradizioni. A ognuna le proprie, ma qualunque esse siano, tutte estremamente irreprensibili!

Ottusità eurocentricaDi M. Chiara-28 luglio 2010

La mentalità eurocentrica, che da sempre perpetra l’eredità coloniale e l’imperialismo culturale, non distingue i «viaggi nello spazio» dai «viaggi nel tempo» e vorrebbe i pigmei (e tutta l'Africa) fossilizzati in una cultura immobile. Al contrario, la cultura di un determinato popolo è dinamica ed è creativa. E la creatività si traduce in espressione estetica collegata alla weltanschauung, ai valori e alle percezioni di una certa comunità. Si evolve nelle epoche, si accosta o si contrappone alla politica del momento. E, inoltre, l'espressione estetica dipende dall'uso, dalla funzione del prodotto, dal destinatario, dalla motivazione e ispirazione dell'artista. Non esistono canoni estetici universali e, fortunatamente, non è possibile appiattire con etichette come «arte africana», o di qualsiasi altra area culturale, un'infinità di manifestazioni artistiche e culturali. Sono possibili tre atteggiamenti occidentali verso un’arte diversa (e in questo caso dei Pigmei): a) l’arte pigmea non potrà mai essere commensurata a quella di tradizione classica greca e rinascimentale; b) l’arte pigmea deve essere ricondotta a forme di primitivismo, marcando sempre di più la concezione della lontananza nel tempo e nello spazio; c) l’arte pigmea è paragonabile alla tradizione artistica occidentale e contribuisce, come quest’ultima, con «opere, riflessioni, astrazioni a una polifonia umana che ha per oggetto la cultura». In riferimento al confronto tra le due statue Pygmy family di Malvina Hoffman e Dissemination of knowledge di Henry Herring. Partendo da questo il professor Allovio ci introduce in un mondo misterioso, facendoci conoscere l'arte della macellazione, la nomenclatura pigmea, la foresta, i polimorfismi, la tradizione mitica (da Omero a Janni) e i dibattiti antropologici e genetici su questa popolazione.