Piccola filosofia del mare. Da Talete a Nietzsche di Cécile Guérard edito da Guanda

Piccola filosofia del mare. Da Talete a Nietzsche

Editore:

Guanda

Edizione:
3
Traduttore:
Brioschi L.
Data di Pubblicazione:
1 luglio 2010
EAN:

9788860880987

ISBN:

886088098X

Pagine:
128
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Piccola filosofia del mare. Da Talete a Nietzsche

"Il mare e la filosofia condividono lo stesso movimento: incarnano la vita, le indicano una rotta." Strana unione quella tra il mare e la filosofia. Eppure la filosofia è nata sotto il segno dell'acqua, nelle città greche dell'Asia Minore, sulle rive del mar Egeo e dello Ionio. Già Talete sosteneva che l'elemento liquido costituisce il principio del mondo, e che cos'era se non una talassocrazia quella che si stabilì sulle rive del Mare Nostrum? Il mare è presente nel pensiero dei più grandi filosofi: da Kant, che descrive il paese della verità come un'isola circondata da un vasto e tumultuoso oceano, a Nietzsche, che insiste sul silenzio del mare, fino ai grandi del XX secolo, come Foucault, per il quale il mare rappresenta l'insignificanza, la perdita di senso. Da questo breve excursus filosofico prende avvio una meditazione sul mare che è una meditazione sulla vita: il mare ha una saggezza intrinseca che stimola il pensiero; un bagno o una passeggiata sulla spiaggia hanno un potere salvifico e rigenerante, che manda in frantumi i pregiudizi e libera dal narcisismo, guarisce i nostri corpi e al tempo stesso solleva dalle angosce. Unendo profondità e leggerezza, Cécile Guérard tratteggia una sorta di acquerello filosofico, grazie anche ai molti autori qui convocati - Michaux, Bachelard, Hugo, Sartre, Michelet, Hemingway - per contribuire a questa sinfonia muta e meditativa che fa sognare e riflettere.

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4 di 5 su 1 recensione

Piccola filosofia del mareDi R. Pasqualina-27 settembre 2011

Il titolo del libro in questo caso ri rivela ingannatore, perchè ci si prospetta un saggio sul rapporto tra il mare e la filosofia e invece consegna al lettore una meditazione ad alta voce sul rapporto tra il mare e l'interiorità, dando voce a molti dei pensieri che ciascuno di noi almeno una volta si è sentito germinare dentro passeggiando sulla spiaggia in un mattino d'inverno o ascoltando il proprio corpo che frange i flutti durante una nuotata. Così si deve leggere. Senza un filo narrativo o tematico preciso. Come un insieme di aforismi, pensieri, suggestioni da annotare e rimeditare all'occorrenza. Se vogliamo l'unico vero tema dominante del libro è il sì alla vita, l'amor fati pensato come affermazione nell'hic et nunc, a costruire in modo minimalista, quasi in punta di piedi, un'etica del tempo presente. "Il mare dispensa saggezza: non si agisce su ciò che non dipende da noi, né su ciò che non esiste più; liberiamoci di questi pensieri vani, viviamo l'istante qui e ora. Un giorno dopo l'altro, senza timore dell'avvenire che si coniuga al presente". "Bisogna essere lucidi senza mostrarsi lugubri". "Veniamo gettati in acqua. L'uomo è al mondo; non deve crearsi un posto; c'è, ci nuota... E' la lezione di Ulisse trasmessa da Alain: a ogni bracciata, compie il suo destino. Deve pensare agendo, e non agire pensando. Scriviamo la nostra storia sul cavo dell'onda. Come un surfista che piega il suo copro seguendo le ondulazioni dell'acqua". Interessante e vero.