Perché mangiamo troppo (e come fare per smetterla) di David A. Kessler edito da Garzanti

Perché mangiamo troppo (e come fare per smetterla)

Editore:

Garzanti

Collana:
Saggi
Traduttore:
Cherchi S.
Data di Pubblicazione:
27 maggio 2010
EAN:

9788811601104

ISBN:

881160110X

Pagine:
375
Formato:
brossura
Argomenti:
Industrie alimentari e affini, Diete e dietologia
Acquistabile con la

Descrizione Perché mangiamo troppo (e come fare per smetterla)

Perché di fronte a certi cibi non riusciamo a controllarci? Perché, nonostante sappiamo che possono danneggiare la nostra salute fino a portarci all'obesità, non smetteremmo mai di mangiare certe cose? A partire da queste semplici domande, David Kessler ha iniziato anni fa un'indagine sull'industria alimentare e sulla qualità dei prodotti che finiscono ogni giorno nei nostri piatti. La scoperta, forse prevedibile ma soprattutto allarmante, è che le lobby del cibo usano meccanismi simili a quelli impiegati dall'industria de! tabacco, ovvero alterano gli alimenti per indurre nel nostro cervello un senso di gratificazione e dunque di dipendenza dal prodotto. Ma Kessler non si limita alla crociata contro l'industria alimentare, bensì punta il dito anche contro le nostre cattive abitudini e soprattutto ci fa capire che le nostre scelte possono aiutare noi a evitare di cadere nella trappola e, di riflesso, a modificare tali pratiche da parte delle multinazionali del cibo.

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4 di 5 su 2 recensioni

Perché mangiamo troppoDi F. Bruna-2 aprile 2011

Acquistato alla fiera del libro tenutasi nella città di Napoli. Durante i numerosi studi fatti da Kessler, supportati anche da esperienze reali, l'autore è arrivato a denominare come iperfagia condizionata il sintomo del mangiare troppo, più del necessario, che sta portando ad una obesità crescente in tutte le nazioni. La chiama "condizionata", perché i fattori che la determinano sono i cibi che vengono costruiti nei laboratori: in una sorta di catena di montaggio vengono assemblati zuccheri, grassi, sale e aromi artificiali in modo da creare una miscela esplosiva a cui è difficile dire di NO. La cosa che più mi interessa di questi studi è il fatto che davvero si riescono a creare dei cibi che hanno degli effetti sul nostro cervello, per cui se qualche volta prima di andare a lavoro, o quando esci, ti fermi in quella tale pasticceria a comprare quel dolce speciale che fanno solo lì, ogni volta che passerai da quelle parti il tuo cervello ti manderà inevitabilmente un segnale per dirti di entrare, che hai fame, che hai bisogno proprio di quel dolce e nessun altro! Idem per i frequentatori abituali dei fast food (condizione abituale negli Usa per molta gente che non è a conoscenza di come il cibo possa essere un veleno) o per chi compra le patatine in quella rosticceria, o quando si sente quel particolare odore in un ipermercato. E questo fatto a ben pensarci fa rabbrividire, perché tutti quanti siamo manipolati dall'industria alimentare che deve aumentare il suo budget anno dopo anno, abituandoci a doppie porzioni e realizzando cibi talmente allettanti da farci perdere il controllo Lo scopo di questo libro è quello di illustrare i trucchi utilizzati dalle aziende per spingerci a mangiare continuamente e di dare qualche consiglio per essere meno manipolabili frenando i comportamenti impulsivi e imparando a porsi dei limiti nel mangiare, anche di fronte alla continua disponibilità di cibo.

Resistere al cibo spazzaturaDi C. Tamara-26 giugno 2010

Molti di noi sanno che resistere alla tentazione di certi piatti è quasi impossibile: sono troppo appetitosi! Ma perchè poi non smettiamo di mangiare, anche quando dovremmo sentirci sazi? Perchè continuiamo a sgranocchiare, a spiluzzicare, a ingozzarci? Il dottor David Kessler ci spiega perchè non riusciamo a resistere a certi cibi, in particolare a quelli ricchi di grassi, zucchero e sale. Utilizza le più recenti ricerche scientifiche, in particolare una serie di esperimenti sul funzionamento del nostro cervello. E' stato scoperto che alcune sostanze innescano una sorta di circolo vizioso: mangiare certi cibi ci stimola a continuare a mangiarne - e a mangiarne ancora, e poi ancora... E' un meccanismo che le aziende alimentari e le catene di fast-food conoscono benissimo: infatti lo usano per progettare prodotti "appetibili", che creano dipendenza. E' lo stesso meccanismo che porta molti di noi ad ingrassare, o addirittura all'obesità: una drammatica emergenza sociale e sanitaria anche in Italia.