Pensieri. E altri scritti di e su Pascal
- Editore:
San Paolo Edizioni
- Collana:
- Classici del pensiero cristiano
- Edizione:
- 12
- A cura di:
- G. Auletta
- Data di Pubblicazione:
- 1 febbraio 1996
- EAN:
9788821512513
- ISBN:
8821512517
- Pagine:
- 504
Recensioni degli utenti
Buono-2 dicembre 2010
Un grande scrittori che racchiudeva nei suoi pensieri veri momenti di saggezza che difficilmente oggi giorno riusciamo a rinvenire nei vari testi moderni! Grandissimo libro da leggere assolutamente!
Intuito e ragione-4 novembre 2010
Arguto e lapidario, ognuno dei pensieri di Pascal è il guizzo di una mente geniale, capace di studiare la fisica con rigoroso spirito scientifico e indagare il proprio animo con intuizioni fulminanti. Fortunatamente Pascal non riuscì a completare la sua opera: probabilmente avrebbe realizzato una trattazione rigorosa, secondo la moda dell'epoca che voleva dimostrare persino l'etico con un'impostazione matematica. Così, invece, non ci è rimasto altro che la raccolta dei suoi appunti, rimasti allo stadio di pensieri e intuizioni, in linea con lo scopo del libro: salvare la fede dalla geometria.
L'opera maxima pascaliana-5 ottobre 2010
I "Pensieri" racchiudono i motivi fondamentali di quell'apologia della verità della religione che preoccupò, esaltò, tormentò Pascal negli ultimi otto anni della sua brevissima esistenza, impegnando il dotto, l'uomo e il cristiano. Pascal, che odiava ogni genere di intellettualismo intendeva non solo ricollocare sul suo piedistallo tutta la realtà umana, ma mostrare anche come il problema fondamentale dell'uomo è un problema religioso; voleva far sentire, soprattutto all'incredulo moderno, che la religione cristiana non è uno "svago" intellettuale, ma una impegnativa partecipazione a quel sorprendente fatto, così decisivo nella storia, che è l'Incarnazione, che è avvenuta nella totalità della natura umana e per la natura umana, determinando un soprannaturale destino.
Pascal-1 ottobre 2010
Il nostro tragico Blaise Pascal: immagine insofferente di un'epoca e di un’umanità oppressa da una sensazione di vecchiezza. Sentì il peso incessante, la vertigine, di un’infinità senza luogo e tempo ('dove' e 'quando' si annullano, l'individuo si annulla, nell’infinito). Non potendo negare questa visione di mondo, rifiutò il mondo (il Visibile) e volle scommettere su Dio (l'Invisibile). Insegnò Agostino: "Trovando Dio lo loderai, lodandolo lo troverai". Caro Blaise, scommettesti su Dio, e lo trovasti?