Nessuna pietà. Con CD Audio di Marco Vichi edito da Magazzini Salani

Nessuna pietà. Con CD Audio

Data di Pubblicazione:
25 Giugno 2009
EAN:

9788862123396

ISBN:

8862123396

Pagine:
93
Formato:
brossura
Argomenti:
Raccolte di canzoni, Antologie di poesia
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Descrizione Nessuna pietà. Con CD Audio

Il progetto "Nessuna pietà" nasce da un disco in cui le canzoni illustrano aspetti della storia dall'Ottocento a oggi. Il libro è un percorso di approfondimento che con poesie saggi, racconti, affronta i temi trattati dalle canzoni, offrendo una possibilità di riflessione e di informazione. Ognuno dei testi è quindi collegato a un brano, secondo questa sequenza: "Grande spirito"-Joy Harjo, "Eterna memoria"-Bernardine Evaristo; "Jawohl"-Francesco Rotondi; "Belpaese"-Luca Scarlini; "Dormi bambino"-Gianluca Coci; "Popolo sovrano"-Gian Piero Piretto; "La vostra guerra"-Massimo Carlotto; "In mezzo al mare"-Giulio Cederna; "Il mio dovere"-Hamid Ziarati; "Addio Amore"-Igiaba Scego. Con l'introduzione di Carlo Lucarelli.

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4 di 5 su 5 recensioni

Dopo il silenzio, vi racconto la Storia.Di B. Michela-17 Maggio 2015

Il testo, pubblicato nel 2009 e curato da Luca Scarlini con la collaborazione dell'Associazione Nausika, di cantanti come Piero Pelù e di diversi autori vuole far rivivere al lettore pagina dopo pagina e canzone dopo canzone, attraverso il racconto di dieci storie accompagnate da un CD che contiene altrettante canzoni, gli avvenimenti più significativi della storia dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti solitamente ignorati, poiché considerati "scomodi". I drammatici momenti del genocidio dei pellirossa, dei campi di sterminio, del Fascismo, della bomba di Hiroshima, dei gulag, dei desaparecidos e dell'emigrazione che questo volume racconta trasformano il semplice lettore in Gen di Hiroshima, un bambino qualunque che un giorno qualunque ha visto la sua vita scivolargli tra le dita, o in Moses, Habib, Akim, alcuni tra i tanti bambini destinati a diventare dei piccoli soldati, come se la loro infanzia e il loro diritto alla vita valessero meno di quelli di un qualsiasi bambino dell'Occidente Questo libro fa aprire gli occhi e mette in luce il lato più oscuro dell'uomo, svelandone la crudeltà, l'insaziabile sete di ricchezza e potere che alimenta col sangue e con le vite di chi è debole, fragile, sconosciuto. Tutti aspetti che i libri di storia preferiscono evitare, come se le nuove generazioni dovessero dimenticare gli orrori del passato. Invece no: leggere questo libro serve proprio per ricordare, per tenere viva la memoria, per far sì che, se è vero che la storia insegna, l'uomo prima o poi impari a non commettere più gli stessi errori.

Gli orrori dell'umanitDi P. Ambra-14 Maggio 2015

Nessuna piet nasce come progetto delleditore Adriano Salani in collaborazione con Associazione Nausika nel 2009. Tale progetto si presenta sotto forma di cofanetto, il quale, contiene un CD con dieci brani musicali, interpretati da dieci diversi artisti che raccontano gli eventi più drammatici della storia mondiale dall'Ottocento fino ai giorni nostri. Oltre il disco musicale troviamo un libretto di 93 pagine a cura di Luca Scarlini. Il libro contiene, oltre all'introduzione del curatore, dieci storie di dieci autori differenti, che trattano dei periodi più bui della nostra storia, periodi neri, oscuri, che vorremmo non fossero mai accaduti, ma che purtroppo segnano in modo indelebile la storia dell'umanità. I vari capitoli del libro sono storie, poesie, racconti e saggi. I temi che vengono affrontati in questo progetto sono: il genocidio dei nativi americani, gli schiavi neri d'America, la Shoah e il negazionismo, il fascino degli italiani per il totalitarismo, la bomba atomica lanciata su Hiroshima, i gulag sovietici, i desaparecidos, i poveri bambini vittime delle guerre, l'11 settembre e la guerra in Iraq, l'emigrazione africana in Europa ma anche il sogno di diventare cittadini americani. Per un maggior impatto emotivo sarebbe preferibile leggere ogni storia con il sottofondo musicale rispettivo. Questo cofanetto dovrebbe essere letto da tutta l'umanità, tradotto in tutte le lingue del mondo, perché questi errori anzi questi orrori del genere umano non devono cadere nel dimenticatoio, ma anzi devono essere ricordati in modo che siano d'insegnamento per le nuove generazioni. Non dovrebbero mai più esserci tali disgrazie nel nostro futuro.

Le grandi tragedie in musicaDi t. rosanna-25 Aprile 2015

Questo cofanetto è composto da un CD e da un libro curato da Luca Scarlini. Il libricino è composto da 93 pagine ed è allegato a un CD che contiene dieci tracce. Ogni canzone, interpretata da artisti come Piero Pelù, Nicola Pecci e Cisco, corrisponde a un racconto del libro e tratta un evento drammatico dell'Ottocento o del Novecento. Si parte dal genocidio degli indiani d'America, tema affrontato nel CD da Piero Pelù e Nicola Pecci mentre, nel libro, attraverso alcune poesie di Joy Harjio. La seconda canzone parla della schiavitù americana, e il testo ci pone di fronte alle condizioni di vita degli schiavi neri, contraddistinte da disumanità e degradazione. Altra tragedia trattata è la Shoah, affrontata nel libro da un saggio di Francesco Rotondi, "Luna miele ad Auschwitz". "Jawohe" è la canzone di Alessandro Ledda e Nicola Pecci riguardante questo tema. Altro tema fondamentale che viene trattato è quello affrontato da Luca Scarlini in "Belpaese", canzone che parla dello sgancio della bomba atomica sulla città di Hiroshima. Nel cofanetto vengono trattati anche avvenimenti recenti: il penultimo brano, infatti, parla della guerra in Iraq e della caduta delle torri gemelle. Nel libro il tema viene affrontato da Gianluca Coci in una maniera davvero commovente. Nei restanti brani si parla della seduzione dei totalitarismi, della terribile realtà dei gulag, delle atroci vicende dei desaparecidos e dei drammi vissuti dai bambini, sempre e comunque vittime di tutti i conflitti. Il tentativo di presentare tematiche così delicate attraverso la musica è un'innovazione che potrebbe far riflettere sulle possibili modalità di insegnamento. Sia le canzoni che i racconti rapiscono l'attenzione del lettore, stimolandolo a scoprire un modo nuovo per apprendere e ad approcciarsi alle tragedie che hanno segnato la storia del mondo.

In duecento anni di storia...Di v. valeria-25 Aprile 2015

"Nessuna pietà" è un audiolibro nato per far riflettere sugli ultimi duecento anni di storia dell'uomo, dallo sterminio degli indiani d'America, per poi proseguire attraversando i campi di concentramento nazisti, la Russia di Stalin, Mussolini e la sua seduzione delle masse, Hiroshima, fino ad arrivare ai problemi dell'Africa odierna: il reclutamento dei bambini-soldato, l'immigrazione clandestina e l'esodo degli africani verso l'Europa. Questo cofanetto comprende un cd con dieci canzoni, ognuna delle quali è collegata a un testo scritto. Per la narrazione di eventi drammatici della nostra storia sono state usate varie tipologie testuali: poesie, racconti, saggi, interviste. La caratteristica che accomuna tutti i testi è la crudezza della narrazione di fatti e vicende tutte rigorosamente reali. Lo scopo è far capire al lettore che l'uomo, qualunque sia la sua nazionalità, fede religiosa o ideologia politica, non è capace di nessuna pietà. Nei vari testi si narrano le atrocità perpetrate dai nazisti di Hitler nei campi di concentramento e da Stalin in Russia, queste ultime nascoste dall'esaltazione delle opere del regime comunista chiuso entro i suoi confini. Il viaggio nelle atrocità non risparmia l'America, raccontando in forma teatrale (addirittura dal palcoscenico di Dysneyland), le conseguenze ancora visibili dello sgancio della bomba atomica in Giappone, facendo anche riferimento ai personaggi del celebre libro "Il gran sole di Hiroshima". Viene poi raccontato l'orrore del regime militare argentino. Con grande ricchezza di particolari viene descritta la disperazione del popolo argentino di fronte alle desapariciòn: uomini, donne, bambini spariti nel nulla, e la forza delle donne, madri e nonne, che cercano i propri nipoti risparmiati dal regime. Interessante l'intervista "parola di Allah", un'intervista a dio che offre spunti per un'intensa riflessione sui testi sacri. Mentre scorrono le suggestive canzoni, meritano la nostra attenzione gli ultimi due testi, dedicati ai problemi dell'Africa. In "Trasformer" si affronta la grande piaga del reclutamento dei bambini-soldato, mentre in "L'albero" quello della guerra, della conseguente povertà e di tutte le angherie a cui sono sottoposti gli africani che vorrebbero scappare dal loro triste destino. Il cofanetto ha un indubbio interesse storico-sociale, la forma di narrazione è coinvolgente e mette il lettore in condizione di riflettere sulla storia attuale. Le musiche che accompagnano le letture sono adeguate all'argomento, anche grazie alla collaborazione di artisti come il cantante Piero Pelù. Consiglio la lettura e l'ascolto a un pubblico sensibile alle attuali problematiche dell'umanità.

Per non dimenticare maiDi C. Tamara-30 Giugno 2009

Grandi nomi del panorama musicale e letterario della scena italiana si sono uniti per dar vita ad un grandioso progetto che intende utilizzare l'arma della musica, l'emozione, per tradurre in canzoni le più terribili tragedie dell'umanità. Le canzoni sono nate dai testi di Marco Vichi, musicate da Nicola Pecci. Il nome del gruppo è Dago, dal termine dispregiativo che indicava gli emigranti negli Stati Uniti all'inizio del Novecento. Tra gli altri artisti che hanno partecipato al progetto: Stefano Bollani, Ginevra Di Marco, Arturo Stalteri, AmbraMarie di XFactor, Cisco e Piero Pelù, che è anche l'editore musicale e uno dei promotori del progetto. Le 10 canzoni illustrano aspetti della storia dall'Ottocento a oggi, e vanno da Grande Spirito, sullo sterminio dei Pellirossa, a Addio Amore, sull'emigrazione africana, passando per In mezzo al mare, sui drammi vissuti dai bambini, comunque vittime dei conflitti. Il libro è n percorso di approfondimento che, con poesie, saggi, racconti, affronta i temi trattati dalle canzoni; riporta, tra gli altri, scritti di Massimo Carlotto, Bernardine Evaristo, Joy Harjo, Luca Scartini, Ingiaba Scego, Hamid Ziarati. L'introduzione è di Carlo Lucarelli.