Medea
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Bur 60
- Traduttore:
- Cerbo E.
- Data di Pubblicazione:
- 15 aprile 2009
- EAN:
9788817031509
- ISBN:
881703150X
Descrizione Medea
Medea ordisce una vendetta tremenda contro il marito che l'ha abbandonata, uccidendo i propri figli e negandogli così l'autorità paterna istituzionalmente riconosciuta. Il genio di Euripide ci presenta un'eroina tragica totalmente nuova per la cultura greca del tempo, una donna appassionata e lucida, in cui l'impulso emotivo si unisce a un estremo controllo intellettuale.
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Recensioni degli utenti
Medea-3 dicembre 2010
La storia di una donna, del suo amore, della sua disperazione che la porta ad affrontare una feroce e brutale vendetta. Pronta a tutto per vendicarsi del marito a cui ha donato tutta se stessa, anche se questo comporterebbe la sua rovina e la sua totale sofferenza.
Medea-22 novembre 2010
Che nessuno me ne voglia a male, ma ho preferito la Medea di Seneca a quella di Euripide. E' più intensa, più reale, corrotta e malvagia sin dall'inizio. Anche la versione di Grillparzer mi è piaciuta molto.
Che Donna.-25 ottobre 2010
Una storia stupenda di metamorfosi anche se così non appare. Una storia di intrigo e di misfatto dove l'ardore e la forza di una donna sola con se stessa e rinnegata da tutto e tutti mette in gioco se stessa in tutto e per tutto. Medea costituisce uno dei personaggi più celebri del mondo classico, per forza drammatica, complessità e espressività. Tutte le altre figure si muovono attorno a lei, che domina la scena. Se, di solito, la tragedia classica presenta due personaggi in conflitto (per esempio Creonte e Antigone, oppure Oreste e Clitemnestra), ciascuno portatore di un ben preciso ordine di vedute, Medea contiene, dentro di sé, quasi due figure contrastanti: una vorrebbe uccidere i figli, l’altra li vorrebbe risparmiare. La sua è una mente scissa, conflittuale, quasi che Euripide conoscesse la moderna psicologia.
Tragedia di straordinaria intensità-7 ottobre 2010
In questa bellissima tragedia messa in scena nel 431 a.C., Euripide ci narra la vicenda dolorosa dell'infelice Medea che, dopo aver aiutato Giasone nella ricerca del Vello d'Oro, nonostante abbia tradito il padre, la casa e la sua stessa patria per amore di questo giovane ragazzo, viene lasciata da suo marito affinchè questi possa sposare la figlia di Creonte. Euripide presenta in effetti quello che si può dire un personaggio eroico a tutto tondo: come spesso accade nelle sue tragedie, egli analizza profondamente il risvolto psicologico dei suoi personaggi e sovente propone all'osservazione del pubblico (ieri) e del lettore (oggi) una persona problematica ed insicura, piena di conflitti interiori. Medea è sicuramente una delle protagoniste drammatiche più interessanti da analizzare: bella, intelligente, "maga", dall'io tormentato in quest'occasione. Una donna forte e combattiva ma allo stesso tempo presa dei suoi sentimenti e della sua passione.
Un capolavoro assoluto-29 settembre 2010
Per la prima volta nel teatro greco (almeno quello che è arrivato sino a noi) protagonista è la passione di una donna, una passione violenta e feroce che rende Medea una donna debole e forte allo stesso tempo. La vendetta di Medea, che si staglia come unica protagonista lungo quasi tutta la tragedia, si definisce a poco a poco, si delinea attraverso la sapiente drammaturgia, fino a giungere al disastro non solo per le sue vittime, ma anche per lei stessa.
La vendetta delle donne-13 settembre 2010
Quando l'indifferenza e l'ooportunismo nei confronti di una donna, si trasformano in una vendetta minuziosamente raccontata.