La macchina del tempo

"La macchina del tempo" è un racconto breve che, come dice per l'appunto il titolo, narra di uno scienziato – il cui nome non si saprà mai – che viaggia nel tempo grazie a una macchina da lui costruita. Egli invita poche persone dopo aver fatto un viaggio straordinario, un viaggio da cui non sapeva se sarebbe tornato. Dal XIX secolo all'anno 802.701, in cui la Terra si è completamente trasformata, sembra essere regredita ma allo stesso tempo evoluta. Una società pacifica solo in apparenza, ma che in realtà nasconde degli aspetti inquietanti. Una storia molto breve che mi è piaciuta, ma non eccessivamente. Lo stile di Wells è molto, troppo scarno per i miei gusti. Direi che è un libro consigliato a chi ama il genere "fantascientifico".

Uno dei racconti di fantascienza più belli di sempre, l'ho letto tutto d'un fiato! Wells è geniale, in questo racconto addirittura anticipa di anni la quarta dimensione spazio-temporale di Einstein-Minkowski derivante dalla teoria della relatività; in questo breve romanzo poi c'è pure posto per la denuncia sociale e le aspre conseguenze di un progresso tecnologico spinto all'estremo. Un'opera davvero notevole!

Non lo definirei proprio un romanzo di fantascienza. L'autore infatti utilizza il suo romanzo per analizzare e criticare la società capitalistica e i suoi sistemi. Credo che sia un libro che in un certo senso porti a riflettere, sebbene come storia non sia granchè.