Libri di lettere. Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e «buon volgare»
- Editore:
Laterza
- Collana:
- Quadrante Laterza
- Edizione:
- 5
- Data di Pubblicazione:
- 19 febbraio 2009
- EAN:
9788842088554
- ISBN:
8842088552
- Pagine:
- 329
- Formato:
- brossura
Descrizione Libri di lettere. Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e «buon volgare»
Nel corso del Cinquecento il mercato del libro italiano, e veneziano in particolare, viene invaso da centinaia di edizioni di raccolte epistolari. Le formule editoriali sono numerose, ma la giustificazione che le accomuna è la stessa: divulgare modelli per scrivere lettere in un buon volgare. Dal 1538, anno d'uscita delle "Lettere" di Aretino, è tutto un susseguirsi di raccolte di lettere d'autore e di antologie di autori vari. Dietro ognuna di queste pubblicazioni, e soprattutto dietro le antologie, si celavano intriganti operazioni di selezione, autocensura, riscrittura, talvolta occultamento di dati cronologici e di luogo, nomi dei mittenti e dei destinatari. Dalle operazioni editoriali più prestigiose affiora l'attività di alcuni importanti correttori e letterati-editori del Cinquecento: Lodovico Dolce, Francesco Sansovino, Girolamo Ruscelli e poi il grande stampatore-umanista, Paolo Manuzio, che con le sue "Lettere volgari" creò un vero, plagiatissimo best seller da ventotto edizioni tra il 1542 e il 1567. Accanto alle tematiche umanistiche, affrontate da autorevoli letterati, uomini politici e illustri vescovi e cardinali, queste raccolte offrivano ai lettori informazioni politiche e militari sui drammatici eventi delle guerre d'Italia e fornivano anche un quadro delle tensioni religiose dell'epoca.