Canzoniere
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica. I classici
- Edizione:
- 10
- A cura di:
- U. Dotti
- Data di Pubblicazione:
- 5 giugno 2013
- EAN:
9788807900372
- ISBN:
8807900378
- Pagine:
- 334
- Formato:
- brossura
Descrizione Canzoniere
Ecco un classico della poesia italiana ed europea studiato e commentato da altri due poeti che hanno ormai un loro posto indiscutibile nel panorama della nostra letteratura. Foscolo si occupò del Petrarca nel 1823 e di Leopardi tra il 1825 e il 1826. E proprio nell'età di un grande risveglio culturale dove, accanto allo sbocciare della sensibilità romantica, prendeva il via il sentire estetico moderno. Il "Saggio sopra la poesia del Petrarca" di Ugo Foscolo non segna soltanto un punto fermo nella stessa storia della critica della poesia petrarchesca: è anche la testimonianza di come un grande poeta sappia "far critica", riuscendo a cogliere, dietro il cristallo apparentemente immobile dello "stile" petrarchesco, i grandi e problematici destini dell'uomo di sempre. Il commento del Leopardi alle "Rime" del Petrarca è esemplare sia perché può considerarsi una acuta guida alla loro lettura sia perché, al contempo, è lo strumento per comprendere la poetica dello stesso autore dei "Canti".
Recensioni degli utenti
Commovente-20 maggio 2012
Che cosa devo dire se alla lettura di alcuni sonetti o canzoni mi commuovo? Ciò è la dimostrazione che Petrarca è riuscito ad infondere nelle sue liriche l'amore per la sua Laura e la sofferenza per la sua prematura dipartita. Dalle rime in vita a quelle in morte il passaggio è netto. Quanta pura passione nelle prime e quanta tristezza e dolore nelle seconde!
La lirica di Petrarca-9 dicembre 2010
La raccolta di Petrarca è uno tra i più studiati e perfetti giochi d'equilibrio della lirica italiana. Attraverso una lingua estremamente selezionata e una raffinata musicalità, Petrarca costruisce componimenti dall'apparente levità, ma ricchi di cultura, studio e riflessione letterario-filosofica. Un esempio per tutti i poeti successivi e un forte contributo perché il volgare fiorentino si affermi come lingua della letteratura nazionale.