La scommessa della decrescita di Serge Latouche edito da Feltrinelli
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La scommessa della decrescita

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
6
Traduttore:
Schianchi M.
Data di Pubblicazione:
24 settembre 2014
EAN:

9788807884887

ISBN:

8807884887

Pagine:
224
Formato:
brossura
Argomenti:
Crescita economica, Etica degli affari
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La scommessa della decrescita

Il termine "decrescita" suona come una scommessa o una provocazione, nonostante la generale consapevolezza dell'incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L'oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale. La scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Bisogna ripensare la società inventando un'altra logica sociale. Ma come costruire una società sostenibile, in particolare nel Sud del mondo? Bisogna quindi esplicitare i diversi momenti per poter raggiungere questo obiettivo: cambiare valori e concetti, mutare le strutture, rilocalizzare l'economia e la vita, rivedere nel profondo i nostri modi di uso dei prodotti, rispondere alla sfida dei paesi del Sud. Infine, bisogna garantire tramite misure appropriate la transizione dal nostro modello incentrato sulla crescita a una società della decrescita. Tutti temi questi che già a vario titolo compaiono nell'agenda politica di molti paesi europei, tra cui la Francia e la Germania, e che anche in Italia cominciano a definirsi in un tutto organico. Questo libro ne è il manifesto teorico.

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3 di 5 su 7 recensioni

Ripensare il sistemaDi A. Amalia-28 maggio 2012

E' possibile ripensare un modo di vedere l'economia che nell'ultimo secolo è stato seguito come un dogma dalle classi dirigenti dell'intero Mondo Occidentale ed oltre? E' questo che si propone Serge Latouche, economista che ha teorizzato la decrescita come modo alternativo di concepire il sistema economico, contrapposto all'imperativo della crescita gridato a gran voce da tutti i governi e da tutti i capitalisti dell'ultimo secolo.

Rivedere il sistemaDi A. Vincenzo-22 maggio 2012

L'economista Latouche tenta di rivedere il modo in cui è stato pensato il sistema economico capitalistico, improntato esclusivamente su una crescita economica sfrenata, parlando del concetto di decrescita, e di come questo sia più che una scelta una necessità. Le argomentazioni di Latouche possono sembrare più o meno condivisibili, ma la sua lettura è consigliata, specie per chi volesse capire di più sulle alternative al modello economico classico.

Decrescita per tuttiDi L. Michela-30 marzo 2012

Se scienza, tecnologia ed politica hanno portato la nostra società alla deriva, una occasione può forse venire dalla decrescita, o a-crescita che dir si voglia, una variante di ateismo economico, che al sogno dello sviluppo contrappone uno scopo di ri-valorizzazione sociale e economica basato soprattutto sulla riscoperta del buonsenso e ben-essere. Una speranza che mi sento di condividere, ma che, sono pronto a metterci la mano sul fuoco, non si compierà neanche ora che il capitalismo è crollato.

Bella utopiaDi S. LUIGI-30 marzo 2012

Si possono trovare degli interessanti spunti. A volte la società della decrescita proposta da Latouche può sembrare irreale, ma resta il fatto che un mutamento degli usi e costumi occidentali sarà essenziale nel prossimo futuro. Questa é sicuramente una delle variazioni possibili. Lo consiglio a chi sta tentando con il proprio esempio di vita di cambiare il sistema economico vigente.

La scommessa della decrescitaDi O. Paolo-22 luglio 2011

E' un saggio interessante e dotto, ma rinagono delle notevoli pecche. Per parlare di decrescita bisogna dire cos'è la crescita, a quale dei misuratori di crescita fa riferimente non è dato di sapere in nessuno dei suoi libri. Come sappiamo gli indicatori possono essere quantitativi (principalmente PIL e indicatori di distribuzione -Gini-) o qualitativi. Se si rifiuta il PIL, a ragione, come indicatore e si va su indicatori qualitativi (speranza di vita, istruzione, sanità ecc.) perchè mai parlare di decrescita ? La realizzazione del programma di crescita prevista dai millenium goal non solo è auspicabile ma indispensabile. Nei libri di Latouche comunque apprezzabile la valutazione della inadeguatezza di una analisi economica fondata sui limiti di sviluppo dell'impronta ecologica e l'ampia bibliografia.

La scommessa della decrescitaDi g. andrea-5 ottobre 2010

L'economia negli ultimi decenni ha fagocitato qualsiasi sistema di valore, e non dubito che in tempi futuri si guarderà all'idolatria del P.I.L., tipica della nostra epoca, col compatimento che usiamo noi nel guardare increduli ad altri dèi di cartapesta che furono adorati in passato. Benché non sia un economista, credo anch'io che una crescita economica indefinita non sia concepibile, e anche quella ora in atto stia raggiungendo i suoi limiti di sostenibilità. Se nella pars destruens Latouche coglie nel segno, però, le sue proposte sono un po' vaghe: non si capisce sino in fondo come si possa concretare una decrescita controllata, e i riferimenti alle mitologie "conviviali" di Ivan Illich hanno il sapore più dell'utopia che della proposta.