I miei figli spiegati a un razzista

Gabriella Nobile si è stancata di vedere la sofferenza dei suoi bambini e allora ha scritto I miei figli spiegati a un razzista. Così esordì nella sua lettera inviata a Matteo Salvini prima delle elezioni del 2018 per raccontare la sofferenza dei suoi due figli adottivi che da alcuni mesi si vedevano costretti a subire angherie ed umiliazioni in una legittimata situazione di violenza almeno verbale. Se certe cose infatti si permette di dirle uno che sta a capo del Governo può dirle sicuramente anche un cittadino qualunque. Gabriella Nobile però si stufa della situazione e decide di rimandare tutto al mittente, scrivendo una lettera, protestando e fondando un’associazione che ha come obiettivo quello di riunire tutte le persone o i genitori biologici, affidatari o adottivi che subiscono discriminazioni. L’associazione si chiama Mamme per la pelle ed è diventata, in qualche mese, fonte di aiuto e sostegno reciproco per tante persone che non sono più una voce sola, ma fanno parte di un coro. I miei figli spiegati a un razzista è un atto dovuto che Gabriella Nobili fa per i suoi figli e nel nome di una società più giusta.