Il lato oscuro dell'anima di Joe R. Lansdale edito da Fanucci

Il lato oscuro dell'anima

Editore:

Fanucci

Collana:
Tif extra
Traduttore:
Rossi U.
Data di Pubblicazione:
23 settembre 2010
EAN:

9788834716557

ISBN:

8834716558

Pagine:
251
Formato:
brossura
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Trama Il lato oscuro dell'anima

Una Chevrolet nera del '66 è in viaggio verso il Texas del nord. A bordo, una banda di teppisti con l'unico desiderio di seminare terrore e morte, e compiere un'orribile vendetta. Il rapporto tra Becky e Monty sta vivendo un periodo di profonda crisi. A dividerli, l'incapacità dell'uomo di affrontare la terribile violenza subìta dalla moglie qualche tempo prima. I due decidono di trascorrere l'inverno in una baita di montagna per tentare di ricucire la loro relazione, ma il passato riaffiora prepotentemente con la notizia che uno degli assalitori di Becky si è suicidato in carcere. Una morte di cui proprio la donna è ritenuta colpevole, e per la quale il branco esige vendetta. Forte e intensissimo romanzo del terrore, Il lato oscuro dell'anima condensa scene di sesso, violenza e panico incontrollato, portando alla luce il terribile volto di un'America popolata di persone che vivono ai margini della società.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Il lato oscuro dell'animaDi I. Alice-21 luglio 2011

E' stato recentemente ripubblicato dopo che era per un certo peridos comparso dal mercato. Pur non avendone ancora subito il fascino riconosco che Lansdale ha uno stile brutalmente efficace, diretto e tagliente come la lama di un rasoio (non a caso...), il talento di saper creare un ambientazione e dar vita ai personaggi senza ricorrere a lunghe descrizioni o introspezioni psicologiche eccessivamente analitiche, la capacità di creare un blocco emozionale unico in cui il MALE da lui descritto, vero protagonista del libro, si diffonde come un osmosi in ogni pagina, quasi a voler marchiare col nero inchiostro le emozioni di chi lo vuole vivere fino in fondo. Anche se non del tutto originali (però, forse, nell'83 lo erano ancora..?!) ho trovato di una potenza incredibile le immagini e i simboli che lo scrittore usa per incarnare la sua idea del male, la terribile e affascinante Impala del '66 e la casa abbandonata sono personaggi veri, che vivono di una vita propria, circondate da quell'energia scura e invasante che tutto avvolge e stravolge al loro passaggio. Non è un libro in cui il male deve vincere o perdere, non credo che alla fine si possa parlare di vinti e vincitori, più semplicemente, ma in modo assolutamente avvolgente, è un libro che mostra il male come parte inevitabile e a volte estrema della vita degli uomini, male che è qui condanna e riscatto, motore della vendetta di cinque ragazzi che lo incarnano in maniera totale e irrimediabile e della rabbia, dell'istinto di sopravvivenza di chi, da esso, vuole solo difendersi per lasciarselo alle spalle. Un male che impregna le menti, i cuori e le anime, implacabile, immutabile, vivo di un moto continuo e perenne, pronto a travolgere ogni riga che percorre queste pagine con spietata crudezza, da cui è impossibile non farsi toccare o travolgere se non avendo la fortuna di non incontrarlo o di essere in un altro libro.

l lato oscuro dell'animaDi S. Matteo-6 novembre 2010

De "Il lato oscuro dell'anima" si nota innanzitutto la struttura che l'autore texano utilizza. L'azione vera e proprio (lo zenith della narrazione) si svolge in realtà solo nelle ultime 20 pagine: nelle precedenti Lansdale prepara il terreno per un finale finalmente riuscito (adoro Lansdale ma spesso i suoi finali non mi piacciono). Nel libro ci sono più di 200 pagine in cui lo scrittore non fa altro che presentarci i personaggi del racconto, che appaiono quindi non solo ben caratterizzati, ma quasi reali nella loro mutazione psicologica. Poi va beh, a parte queste chiacchiere, Lansdale è un autore che sa divertire, spaventare, creare angoli bui di cui aver paura.

Il lato oscuro dell'animaDi E. Giuseppe-2 ottobre 2010

Diversissimo dalla serie "Hap &Leonard", questo romanzo del "terrore" non "vola alto" come i precedenti. Molti "deja vu" letterari, privo di ironia, naviga nella mediocrità, pur avendo Lansdale notevoli doti narrative.