Il giovane sbirro
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Le Fenici tascabili
- Data di Pubblicazione:
- 25 settembre 2008
- EAN:
9788860884282
- ISBN:
8860884284
- Pagine:
- 343
- Formato:
- brossura
Descrizione Il giovane sbirro
Quando ha deciso di entrare in polizia, Ferraro? Perché si è lasciato con la moglie? Quando ha smesso di fumare? Quale è stato il primo morto che ha visto nella sua carriera di poliziotto? Quando ha incontrato per la prima volta il suo collega Augusto Lanza? Molte erano le domande lasciate in sospeso da Biondillo sul passato del suo personaggio preferito. Questo nuovo romanzo risponde a tutto ciò. "Il giovane sbirro" racconta i primi anni di apprendistato nella polizia del futuro ispettore Ferraro e si colloca, cronologicamente, fra le cose avvenute dopo "Per sempre giovane" sino a quelle accadute il giorno prima di "Per cosa si uccide". In più c'è la ricerca di un immigrato albanese scomparso misteriosamente e in realtà finito nelle reti di una giustizia incomprensibile e assurda.
Recensioni degli utenti
Complessivamente deludente -12 maggio 2012
Biondillo scrive bene questo è indubbio, però! Nell'ultimo episodio della serie lo scrittore ci illumina sulle origini della vita da single di Ferraro, raccontandoci le vicende familiari con quelle professionali, che a mio avviso, sono veramente troppe! Tre o cinque episodi buttati li per ricamrci sopra un romanzo che sembra un ammucchiata di racconti brevi.
MILANO FOTOGRAFICA-21 luglio 2011
Bellissimo libro, il migliore di Gianni Biondillo con protagonista l'ispettore Ferraro. Una trama intrigante, che ripercorre la storia della vita e della carriera del giovane sbirro. I particolari descritti di alcuni angoli e monumenti di Milano mi hanno suscitato la curiosità di andare a vederli di persona. Un ringraziamento all'autore!
Il giovane sbirro-15 luglio 2011
Amo questo autore, ho letto tutti i suoi libri precedenti. Che dire allora di questa sua ultima opera? Secondo me, la formula dei vari racconti uniti da un filo logico è sicuramente vincente, e si vede che il risultato è migliore di Per sempre giovane che come scrissi era fondamentalmente un unico racconto allungato a formato di libro. E soprattutto abbiamo la possibilità di conoscere il passato dell'ispettore Ferraro, il che - per un autore che ha come programma quello di fare un affresco della periferia milanese - è sacrosanto. L'analisi battistiana nelle pagine iniziali e finali è un bonus che ho apprezzato come chicca più o meno solo per me, e mi ha reso così felice da non imputare a Biondillo l'erroraccio che ha fatto affermando che le sabbiere sono dei tram della serie Peter Witt (sono precedenti ad esse - le vetture 1928 sono più lunghe di quelle che c'erano prima) .