Trama Il gioco del panino
"È l'unica parte della mia vita che mi sembra giusta... ed è quella sbagliata". Nel tentativo di evitare gli spoiler, non diremo a cosa si riferisce l'addetto alle pulizie che è il protagonista del Gioco. Ma la sua situazione è simile a quella in cui si trovano, negli altri monologhi di questa raccolta, la commessa di un grande magazzino, l'impeccabile casalinga probabilmente all'oscuro dei molti e sanguinosi misfatti del marito, l'antiquaria che si lascia sfuggire, per avidità, il colpaccio della vita, e altri ancora: un punto di svolta, dove esistenze fino a quel momento anonime si squarciano, facendo affiorare una realtà ingovernabile, sordida, agghiacciante. È quanto succede abitualmente ai personaggi dell'autore più amato d'Inghilterra, certo. Ma è anche quanto succede, o rischia di succedere, a ciascuno di noi. Il che spiega piuttosto bene quello che si potrebbe chiamare, d'ora in avanti, il paradosso Bennett: ridere - da morire - leggendo qualcosa che, a pensarci meglio, così ridere non fa. Alan Bennett rimane un mito e un mistero della letteratura inglese. Lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo britannico mette in scena un altro esilarante romanzo: Il gioco del panino. Dopo il successo planetario di La sovrana lettrice e di Nudi e crudi, l’autore ci sorprende ancora una volta con un’ironia graffiante e intelligente in cui la bellezza più autentica è l’utilizzo delle parole di Bennett, mai banale, mai scontato. Qui i personaggi si ritrovano in mezzo ad un guaio da risolvere e l’unico modo per farlo è sconvolgere tutto, con un gioco, piccolo e infantile, apparentemente facile. Ma l’apparenza, si sa, inganna. Con uno stile prettamente inglese e uno humour che solo in lingua british ha davvero senso, si ride e si prendono in giro i personaggi, alla ricerca di un senso della vita che forse non c’è e che, per Bennett, può essere ritrovato solo tra le pagine di un libro e in una buona storia. E allora un gioco non può confondersi con un romanzo e portare i personaggi totalmente fuori strada sbandati e confusi alla ricerca di una loro personalissima strada? In Il gioco del panino, Alan Bennett sembra suggerirci che la nostra storia ce la costruiamo noi, giorno dopo giorno.