Dopo la crisi. Torniamo all'etica protestante? di Ralf Dahrendorf edito da Laterza
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Dopo la crisi. Torniamo all'etica protestante?

Editore:

Laterza

Traduttore:
Sampaolo M.
Data di Pubblicazione:
8 ottobre 2015
EAN:

9788858121146

ISBN:

8858121147

Pagine:
46
Formato:
rilegato
Argomenti:
Povertà e disoccupazione, Crisi e disastri finanziari
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Dopo la crisi. Torniamo all'etica protestante?

"Nel caso favorevole le crisi sono temporali purificatori. Può anche darsi che la crisi attuale favorisca un cambiamento di mentalità che alla fine induca nelle persone un atteggiamento più prudente rispetto a quello promosso dal capitalismo di debito. Quali possano essere i meccanismi sociali capaci di condurre a un simile cambiamento non è però chiaro. Non pare comunque che stiano nascendo movimenti politici in grado di offrire progetti di un futuro alternativo che abbiano una qualche speranza di raccogliere ampie adesioni. Il motivo è semplice: la crisi ha prodotto indubbiamente vittime, ma non ha creato una nuova forza politico-sociale capace di promuovere un cambiamento di mentalità in nome di un'immagine del futuro che abbia prospettive di successo." Il volume è accompagnato da una Postfazione di Laura Leonardi. Con Dopo la crisi. Torniamo all’etica protestante? Ralf Dahrendorf cerca di fare chiarezza su alcune spinose questioni dell’attualità. Chi oggi parla della crisi sembra infatti non aver bisogno di chiarire di che cosa si tratti. E le spiegazioni del crollo socio-economico sono tanto varie quanto le reazioni della crisi stessa. Vanno dall’eccessivamente specifico all’eccessivamente generale, e confondono più di quanto non spieghino. All’estremo capo ultraspecifico di queste spiegazioni c’è la tesi secondo cui tutto quel che è successo nell’economia mondiale dal settembre 2008 è riconducibile alla decisione del Governo americano di non proteggere dall’insolvenza la banca Lehman Brothers. Una singola decisione avrebbe in questo modo scatenato un effetto domino che ha sconvolto dapprima la finanza e in seguito l’economia reale. Al capo opposto vi è invece chi parla di un crollo del “sistema”. D’altra parte, forse già Karl Marx non aveva profetizzato una brutta fine per il capitalismo? Tra questi due estremi è offerta ogni sorta di spiegazione politico-economico possibile. Ma quando le spiegazioni di un fenomeno diventano così variegate, è bene mantenere la calma. Evidentemente non sappiamo ancora dove porti la crisi. Non sappiamo quanto durerà e abbiamo soltanto una vaga idea di come sarà il mondo quando sarà finita. La tesi che sostiene Dahrendorf è che abbiamo vissuto un profondo cambio di mentalità e che adesso, in reazione alla crisi, siamo di fronte a un nuovo mutamento. Al cambio che abbiamo alle spalle si può dare un nome semplice: è il passaggio da un capitalismo di risparmio a quello di debito. Il sociologo e filosofo in Dopo la crisi. Torniamo all’etica protestante si base sullo scritto di Max Weber con il titolo di L’etica protestante e lo spirito del capitalismo e ci racconta la tesi weberiana che racconta l’economia capitalista che si mette in moto soltanto quando gli uomini non si aspettano di godere subito del loro lavoro.

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