Diario notturno
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Edizione:
- 11
- Data di Pubblicazione:
- 26 gennaio 1996
- EAN:
9788845911965
- ISBN:
8845911969
- Pagine:
- 332
- Formato:
- brossura
Descrizione Diario notturno
Nessun libro come il "Diario notturno" (1956) riesce a contenere in sé finemente distillata nella sostanza e nella forma - l'intera opera di Ennio Flaiano. Vi ritroviamo infatti tutti i costituenti primari del suo modo di essere, psicologico e letterario: il pessimismo lucido e dolente; la coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana consunzione dei volti, dei luoghi, dei ricordi; la percettività del moralista di scuola francese, perso in un Paese che si preoccupa di tutt'altro. E vi ritroviamo tutte le forme che Flaiano prediligeva: il racconto ingegnoso e fulminante, l'apologo ora amaro ora grottesco, il taccuino di viaggio che intaglia immagini icastiche, il dialogo corrosivo e sarcastico, l'aforisma che non si lascia dimenticare.
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Recensioni degli utenti
Diario notturno-8 agosto 2011
Primo libro che ho letto di flaiano, si tratta di una silloge di brevi aforismi, di una finissima arguzia e lucidità, nasconde un'amarezza che sfiora il cinismo dietro un'ironia sagace e fulminante. Perché, come ho trovato tra gli aforismi riportati da Piesse in Sintagmatica', in questi tempi l'unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo accettabile. In Diario notturno si alternano brevi appunti di percorso e osservazioni pungenti, a racconti a volte assurdi e paradossali, caricature ingegnose di persone e tempi nell'Italia dell'ultimo dopoguerra. Ritratto di un mondo e un modo di essere che sconcerta anche per l'attuale validità, nonostante i cinquanta anni trascorsi. Una lettura da spulciare di nuovo, da condividere e gustare ancora con amaro sorriso. Una conoscenza, Flaiano, assolutamente da approfondire. Grazie dunque a Ginny1807 e grazie a ScaP che me lo hanno presentato'!
Diario notturno-9 ottobre 2010
Prendete Flaiano. aggiungete una goccia di acredine e un cucchiaio di compiacimento stilistico. avrete Cioran. Oppure, prendete Cioran e togliete... avrete questa splendida opera di Flaiano. in poche righe, come e meglio dei grandi moralisti classici, condensa storie, destini, costumi e società, con un gusto linguistico e un secco umorismo impareggiabili. quasi impossibile citare, è un dizionario di massime che rivela la sua preziosa natura ad ogni angolo, mostra le inconfondibili tracce del genio e della leggerezza. e ci fa scoprire quanto questo scrittore sia stato saccheggiato con tanta ingratitudine. ma Flaiano fa bene allo spirito e alla mente. e la sua risata, da un mondo già così lontano eppure tanto simile, continuerà a seppellire chi di dovere.. Ora che ho terminato la lettura, mi rimane una certa nostalgia. E un po' di disappunto nel vedere che ne è uscita una nuova edizione accresciuta...ma non si fa! Tra i capolavori devo, assolutamente devo, annoverare una riproposizione in tre pagine del viaggio del mondo di Phileas Fogg nel mondo attuale (gli anni '50), rocambolesche avventure tra guerre, rivoluzioni e dogane, burocrazia e carceri..altro che 80 giorni...amaro e divertito. E poi, il capitolo finale, sublime fin dal titolo "Variazioni su un commendatore", un esercizio di stile come farà Queneau, ma più sottile e meno giocato sull'esperimento, dove riesce a definire il seno della procace segretaria del commenda "corrusco e struggente". Uno dei libri più belli che io abbia letto. "I fascisti sono una trascurabile maggioranza".
Diario notturno-24 settembre 2010
Brevi novelle, pensieri, pensierini, battute. Uno zibaldone anni 40-50. E tante folgoranti paradossi, come quello famosissimo, riferito alla situazione italiana: La situazione è grave ma non seria". Nonostante sia stato scritto 60 anni fa, il libro sembra riferirsi all'Italia di oggi: la situazione è grave ma immutabile. Lo stile, per quanto fluido e corretto risente un po' dell'età.